Roma CRONACA PER EVITARE LA VERGOGNA
Dichiarazione di Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia

“Sta destando molto clamore ciò che sta accadendo in questi giorni nel mondo dell’equitazione, dopo che la F.I.S.E. – Federazione Italiana Sport Equestri nel mese di dicembre 2016 ha approvato un nuovo articolo, il n.33 all’interno del Regolamento del Consiglio Federale, nel quale possono essere iscritti come “cavalli atleti” nei ruoli F.I.S.E., anche cavalli Dpa ovvero destinati alla produzione alimentare, cioè che in qualsiasi momento possono essere portati al mattatoio.

Una vergogna per il mondo sportivo che tutti i membri del consiglio hanno avallato, ad eccezione della consigliera federale Di Giuseppe, che ha permesso di alzare il velo su questa ingiustizia che sembra avallare la pratica del macello da parte della F.I.S.E., dei cavalli iscritti nei propri ruoli.

A questo riguardo abbiamo predisposto come Fratelli d’Italia una mozione di sostegno volta ad iniziative per permettere ai cavalli da corsa a fine carriera, anziani o infortunati, di evitare il macello e di essere accolti in apposite strutture di ricovero, chiedendo il ripristino dell’art. n.33 del Regolamento F.I.S.E. deliberato nel 2006, nel quale potevano essere iscritti a praticare l’attività agonistica esclusivamente cavalli Non Dpa, ovvero non macellabili.

Chiediamo al CONI-Comitato Olimpico Nazionale Italiano di cui la F.I.S.E. fa parte, al CIP-Comitato Italiano Paralimpico e alla F.I.S.E. di intervenire ripristinando la norma originaria così come loro l’avevano condivisa e sottoscritta a tutela dei cavalli, chiediamo inoltre al Ministero della Salute di intervenire per impedire che i cavalli iscritti nei ruoli F.I.S.E. siano Dpa, ovvero macellabili, oltre che per ragioni etiche anche per motivazioni di salvaguardia della salute dei cittadini in quanto gli animali impiegati nelle diverse discipline equestri a causa dei grandi sforzi e infortuni, sono costretti ad assumere farmaci di ogni genere, che possono causare patologie gravi nell’uomo.

Chiediamo inoltre come Comune di Roma Capitale, di istituire un tavolo di concertazione con gli organi federali preposti, oltre le maggiori associazioni animaliste, per costituire dei fondi volti a creare  delle strutture adeguate di ricovero, nonché ad accogliere richieste di associazioni No profit, che sono disposte a dare una seconda giovinezza a questi splendidi animali a fine carriera”.

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