Tarquinia CRONACA

Non si prendono in giro i cittadini, per questo l’Amministrazione ha predisposto il documento per affrontare il problema San Giorgio, proprio per evitare altri anni di immobilismo che non gioverebbero ne ai lottisti tanto meno alla conservazione del decoro del paesaggio tarquiniese.

E’ iniziato, già da tempo, un processo tra l’Amministrazione Comunale e i consorziati, di condivisione, di intenti e di progettazione partecipata. A tal proposito gli incontri sono frequenti e produttivi, con lo scopo di attuare, quanto prima, un piano di recupero mirato e di pregio per il territorio.

I documenti e gli atti predisposti dagli uffici comunali non andranno persi, ma saranno fondamentali per il coordinamento dell’intervento, come non saranno vani i colloqui intercorsi con i presidenti dei consorzi che verranno coinvolti alla redazione del progetto senza rinnegare gli accordi di collaborazione già iniziata.

Per quanto riguarda le demolizioni, l’iter era già iniziato con la precedente amministrazione e prosegue con la consapevolezza che non era e non è possibile bloccare tale procedimento, tantomeno garantire a chi è interessato dalla procedura amministrativa di salvaguardare il lotto di terreno per un’eventuale futura costruzione.

Inoltre, la nuova Amministrazione, vuole prendere decisioni chiare e certe, senza sollecitazioni ne dai consorzi, ne dai cittadini, tantomeno dai politici che hanno avuto la possibilità di affrontare il problema senza riuscirci e che adesso dovranno avere la pazienza di aspettare e guardare.

L’altro aspetto che ci appare assai chiaro è come il consigliere di opposizione Renato Bacciardi, ricoprendo per ben otto anni le cariche di assessore all’urbanistica, al commercio e all’agricoltura, con la sua inconcludenza amministrativa, abbia paralizzato un paese intero. Rimane infatti da capire, come nel periodo in cui ha ricoperto queste prestigiose cariche, non abbia mai abbracciato la causa di San Giorgio con lo stesso vigore che ora lo anima.

E’ da scellerati aumentare malcontento avanzando sterili accuse, vili illazioni, che tendono a confondere in modo demagogico e mirato chi purtroppo è stato vittima dell’incapacità e dell’inerzia amministrativa, di chi ha gestito in passato le problematiche urbanistiche e non da chi, con grande sforzo economico ed impegno amministrativo, sta tentando di risolvere problemi annosi, aggravati da responsabilità pregresse.

In mancanza di un serio impegno programmatico, l’ex vicesindaco non è riuscito nemmeno a sfruttare l’unica possibilità di fornire agli abitanti di San Giorgio una rete idrica e fognaria, indispensabile per il recupero dell’area in questione; nel periodo in cui la SAT era sul territorio per lo svolgimento dei lavori inerenti all’adeguamento delle strade complanari, in particolare quella della litoranea direzione Civitavecchia, il Comune di Tarquinia con un accordo stipulato con l’azienda , ne avrebbe potuto consentire la realizzazione a costi ridotti.

Del suo operato poco si ricorda e pur essendo consapevole delle proprie mancanze cerca di riacquisire credibilità politica attraverso queste false rappresentazioni della realtà, la prova inconfutabile del suo fallimento politico gliel’ha resa la cittadinanza stessa che, bocciandolo clamorosamente, non ha riposto fiducia nelle sue facilonerie, quella fiducia che probabilmente non è riuscito a coltivare negli anni sia nella veste di assessore che come vicesindaco ed ora, in crisi di identità politica, cerca di scaricare sull’attuale Amministrazione le proprie responsabilità gestionali.