Viterbo CRONACA
Associazione italiana medici per l’ambiente - Isde di Viterbo

Lago di Vico

L’Associazione italiana medici per l’ambiente - Isde di Viterbo, nella persona della sua referente nazionale dottoressa Antonella Litta, ha potuto acquisire solo nei giorni scorsi la documentazione relativa alle analisi e ai giudizi di potabilità sulla qualità delle acque erogate ad uso umano, nel periodo gennaio - maggio 2017 nei comuni di Caprarola e Ronciglione.

La documentazione, la cui richiesta era stata inviata il 12 maggio 2017, è stata resa disponibile dalla Asl di Viterbo solo nei giorni scorsi.

Da un attento esame dei documenti così acquisiti e relativi al periodo sopra indicato si evince ancora il persistere dell’inadeguatezza e delle criticità dei sistemi di potabilizzazione dei due acquedotti comunali e le ragioni che hanno imposto il mantenimento delle ordinanze di non potabilità delle acque per uso umano nei due Comuni circumlacuali.

L’Isde di Viterbo quindi, in relazione a quanto sopra riportato, ribadisce ancora una volta che, come sancito dal Principio di precauzione e in ossequio all’articolo 32 della Carta Costituzionale, il diritto alla salute e quindi il diritto all’approvvigionamento ad acque salubri e pulite, deve prevalere su ogni altro diritto privatistico e d’impresa e su ogni altro tipo di interesse.

L’Isde di Viterbo ripropone di seguito gli interventi necessari ed urgenti per avviare il risanamento dell’ecosistema del lago di Vico e tutelare così la salute delle persone e in particolare dei bambini:

  • cessazione della captazione di acqua dal lago di Vico e contestuale reperimento di fonti alternative di approvvigionamento idrico;
  • avvio in tempi rapidi di una drastica riduzione, fino alla completa abolizione, dell’uso di fitofarmaci in tutta la conca del lago di Vico con riconversione al biologico di tutte le attuali forme di coltivazioni agricole in essa presenti;
  • costante controllo e periodica verifica di tutti gli scarichi fognari delle utenze private e pubbliche poste in prossimità del lago;
  • bonifica definitiva ed effettiva del deposito militare Nbc di Ronciglione;
  • intensificazione dei controlli di tutte le attività notturne e diurne all’interno e in prossimità della Riserva regionale del lago di Vico;
  • immediata installazione di impianti pilota per lo studio di una potabilizzazione extralacustre veramente efficace delle acque in relazione alle loro criticità e ricerca di nuove falde di captazione;
  • costante e approfondito monitoraggio di tutte le sostanze tossiche e cancerogene che possono contaminare le acque destinate a consumo umano, la fauna e la flora lacustre;
  • biomonitoraggio per sostanze inquinanti della fauna lacustre, della flora lacustre e delle aree circostanti;
  • informazione ampia e diffusa ai cittadini, negli studi medici, nelle scuole, negli ambulatori della Asl e presso l’ospedale di Ronciglione;
  • inizio immediato di un monitoraggio di lungo periodo relativo allo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini;
  • screening   gratuiti per le popolazioni esposte al cosiddetto “effetto cocktail” determinato dall’esposizione contemporanea a più cancerogeni e sostanze tossiche presenti nelle acque del lago, anche se entro i limiti di legge, in particolare: cianobatteri, microcistine algali, arsenico, metalli pesanti e pesticidi.

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