Viterbo MA GUARDA UN PO'
Andrea Stefano Marini Balestra
Avv. Aldo Maria Moneta, sindaco di Canepina
Il Sindaco di Canepina al secolo avv. Aldo Maria Moneta dimostra sfoggio di astuzie degne di un “principe del foro” per risanare le disastrate casse comunali del Comune da lui amministrato.
Ben sapendo che l’autovelox a Canepina ebbe una brutta storia allorché un sindaco di circa 20 anni fa, facendolo porre un autovelox (limite 50 km/h) sulla “bretella” incorse in centinaia di ricorsi vinti dai ricorrenti e poi a sua volta venne “multato” dalla ditta che ne aveva l’appalto, ha escogitato un sistema “sicuro” per introitare quattrini dagli automobilisti in transito sulla SP Cimina.
Ha fatto, infatti, porre in località Pian di Casotto (nomen omen!) una pattuglia automontata dotata di un attrezzo simile ad un autovelox che invece di rilevare l’eccesso di velocità rileva la mancata assicurazione obbligatoria ed anche il mancato collaudo.
Tralasciamo che molti conducenti avvedutosi del “pericolo” autovelox hanno piantato frenate improvvise provocando ipotesi di tamponamento, ma, l’aver l’amministrazione comunale posto in quel luogo un simulacro di autovelox ha così creato un motivo di pericolo in più rispetto le mancate segnaletiche orizzontali da parte della Provincia e determinato l’abbandono di questo tratto di strada di tanti che oggi per andare a Viterbo da Ronciglione scelgono l’itinerario circumlacuale del Lago di Vico dall’incrocio di Rio Vicano a S. Martino, v’è certamente da sottolineare che l’avv. Moneta con quell’attrezzo intende incrementare maggiormente rispetto ad un rilevatore di eccesso velocità le entrate comunali.
Infatti, l’accertamento della mancata assicurazione obbligatoria dei veicoli comporta una sanzione ex art. 193 C.d.S. di quasi mille euro (euro 849,00 per l’esattezza, oltre spese di accertamento e notifica), quello della mancata revisione (art. 80 C.d.S) di euro 169,00 con raddoppio in ipotesi di seconda mancata revisione ed addirittura di euro 1.941,00 per veicoli sospesi dalla circolazione.
Quindi, il nostro buon sindaco Moneta, leguleio, preferisce far accertare contravvenzioni lucrose contro le quali c’è poca possibilità di scampo essendo le infrazioni di carattere formale invece di quelle odiate per eccesso di velocità per le quali è sempre possibile sfuggire per vari motivi di ricorso al Giudice (urgenza di dover raggiungere un luogo, scaduta revisione dell’autovelox, imprecisioni dello strumento, difetto di segnaletica, etc).
Certamente, incassare con un solo accertamento ex art. 193 C.d.s. (mancata assicurazione) cinque volte di più rispetto la sanzione ex art. 142 C.d.S. (eccesso di velocità: 169,00 euro) e forse anche dieci volte nell’ipotesi di mancata revisione (art.80) costituisce un certo business per il Comune.
Il leguleio in questione, ripetiamo il sindaco di Canepina, dimentica però che l’accertamento delle violazioni ex artt. 193 ed 80 C.d.S. prevede l’immediato fermo amministrativo del veicolo e ciò la legge lo prevede perché la circolazione di un mezzo non assicurato o non revisionato costituisce danno per i cittadini e pericolo per la circolazione, invece, un accertamento strumentale postumo rispetto la data di accertamento con le necessarie tempistiche di identificazione dell’intestatario del veicolo e di notifica dei verbali (90 gg.) consente la prosecuzione della circolazione di un veicolo ritenuto per legge da sottoporre ad immediato fermo.
In buona sostanza all’Amministrazione Comunale di Canepina interessa solo usare organi e mezzi di accertamento di infrazioni che possano dare immediato sollievo alle casse comunali e non certo incrementare la sicurezza stradale.
Infatti, gli automobilisti “furbi” in difetto di assicurazione e revisione per i loro veicoli, al pari della furbizia del Sindaco, evitano di percorrere la SP Cimina nel territorio di Canepina e passano tranquillamente verso Viterbo nella circumlacuale sul territorio di Ronciglione facendola franca.
Ditemi voi se questo è il modo di amministrare un Comune!
