Ronciglione CRONACA
Raimondo Chiricozzi

            PREMESSO CHE:

            -La linea ferroviaria Civitavecchia – CapranicaSutri - Orte, inaugurata il 28 ottobre 1928 ed aperta al traffico l'anno successivo, venne progettata per collegare le acciaierie di Temi con il porto di Civitavecchia;

            -per difetto di volontà politica, di coordinamento tecnico e gestionale, il tratto Civitavecchia-CapranicaSutri venne chiuso al traffico nel gennaio del 1961 e la tratta CapranicaSutri - Orte nel settembre 1994;

            -la legge sulle ferrovie turistiche n. 128 del 09.08.2017 va a superare il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 398 del 14 novembre 2011 che disponeva la temporanea chiusura all'esercizio della tratta CapranicaSutri - Orte e la dismissione dell’altra tratta tra Civitavecchia e CapranicaSutri, con l'esclusione dei primi 4 chilometri a servizio del Porto di Civitavecchia;

            -che la tratta CapranicaSutri - Orte prima della chiusura dell'esercizio, venne interessata da lavori di ammodernamento, con l'automazione dei segnali e dei passaggi a livello e la tratta Civitavecchia — CapranicaSutri fu sottoposta ad adeguamento della sagoma e del peso assiale massimo e inoltre venne predisposta all'elettrificazione, nell'ipotesi di un ritorno all'esercizio;

            OSSERVATO CHE:

            -il 21/6/2001, la ferrovia Civitavecchia-CapranicaSutri-Orte venne inserita nel Disegno di Legge n.262 del Senato della Repubblica, dal titolo "Realizzazione della Ferrovia dei due Mari". Nel DDL viene ipotizzato un collegamento ferroviario Trans-Europeo tra Tirreno ed Adriatico;

            -nel 2009, grazie al consistente contributo della Comunità Europea, che vede nella Civitavecchia - Capranica - Orte la tratta in diramazione del corridoio ferroviario TEN-T 1 (Berlino — Verona — Bologna — Falconara Marittima — Palermo), è stato finanziato il progetto preliminare per il ripristino del collegamento ferroviario fra il Porto di Civitavecchia e Orte, realizzato poi dalla ATI ltalferr S.p.A. (determinazione dirigenziale n. B6289 del 4 dicembre 2009), con un budget complessivo del progetto dieuro 2.000.000: 1.000.000 euro dalla Commissione Europea, 600.000 euro dalle Regioni e 400.000 euro dall'Interporto Centro Italia di Orte e dalla Autorità Portuale di Civitavecchia;

            -a settembre del 2011 il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università La Sapienza di Roma consegna alla provincia di Viterbo il "Piano di Bacino dei Trasporti", comprendente l'ipotesi di riattivazione della CCO. Nel gennaio del 2012 ne è approntato un aggiornamento sintetico. Tali studi evidenziano la disponibilità della realizzazione di un anello ferroviario definito "CircumCimina". Questo anello ferroviario è formato dall'unione di tre tratte ferroviarie già presenti sul territorio della Tuscia: La "Capranica-Viterbo" della FL3, la "Capranica-Fabrica di Roma" della CCO e la "Fabrica di Roma-Viterbo", appartenente alla linea ex-ATAC "Roma Nord". Per ottimizzarne la fruizione, occorre ripristinare i due raccordi già esistenti di poche centinaia di metri: uno presso le stazioni FS e Atac di Fabrica di Roma e uno presso le stazioni FS e Atac di Viterbo Porta Fiorentina. Inoltre è opportuno realizzare una fermata ferroviaria presso l'ospedale di Belcolle, l'unico maggiore della provincia, però sprovvisto di servizio extra-urbano. Lo studio ipotizza, per la CircumCimina, circa 9700 spostamenti/giorno, equivalenti a 276.159.000 passeggeri km/anno, per un bacino d'utenza di 147.000 abitanti. Per la CCO presa separatamente, sono ipotizzati 6700 spostamenti giorno aggiuntivi, inoltre un cospicuo traffico merci e passeggeri, dovuto ai poli fuori provincia di Civitavecchia e Orte/Assisi/Temi-Marmore/Ancona;

            -nel «Piano Mobilità Lazio» del 2011, ovvero lo scenario di riferimento della mobilità che è lecito attendersi, in base alle tendenze in atto e tenendo conto dei piani approvati e in corso di approvazione per la Regione Lazio, è riportato come prioritario il ripristino della «Ferrovia dismessa Civitavecchia - Orte, in modo da ripristinare il collegamento tra il Porto di Civitavecchia e l'asse ferroviario 118/211 TEN-T Berlino — Brennero — Palermo»;

            -nel «Piano Regionale Mobilità, Trasporti e Logistica» (2014) è riportata la seguente determinazione: «Quindi, è importante il ripristino della ferrovia Civitavecchia — Capranica - Orte che, in collegamento con la linea Orte — Falconara e in connessione alla realizzazione dell'Interporto Centro Italia di Orte, consentirebbe l'utilizzo pieno delle potenzialità del porto di Civitavecchia e nuove possibilità per il polo industriale di Civita Castellana nonché per il polo industriale di Temi»;

            -il 12/01/2016, il Consiglio Regionale del Lazio ha impegnato la Giunta regionale ad inserire la ferrovia Civitavecchia — CapranicaSutri — Orte tra le opere di primaria importanza da finanziare attraverso i fondi previsti dalla missione relativa al trasporto ferroviario;

            -molti comuni hanno deliberato a favore della riapertura, così come la provincia di Viterbo in varie occasioni e con delibere consiliari. Per ultimo il 27/4/2016, il Consiglio Comunale di Civitavecchia ha ulteriormente approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si conferiva mandato al Sindaco di attivarsi presso tutte le competenti autorità, ponendo in essere ogni utile iniziativa al fine di consentire la riapertura della tratta ferroviaria Civitavecchia — Capranica — Orte;

            -il 09.08.2017 è stata pubblicata in GU la legge sull'istituzione delle "Ferrovie Turistiche, approvata all'unanimità dall'assemblea parlamentare della Camera e del Senato e la ferrovia Civitavecchia — Capranica — Orte è compresa nell'elenco delle 18 costituende tratte ferroviarie turistiche nazionali.

FATTO PRESENTE CHE:

            -il ripristino della tratta ferroviaria Civitavecchia — Capranica - Orte per il regolare servizio passeggeri, fortemente caldeggiato dalle comunità locali, dai comitati dei cittadini e dai loro rappresentanti istituzionali, consentirebbe di migliorare notevolmente i collegamenti con Roma, Viterbo, Orte e il litorale tirrenico, favorendo lo sviluppo economico-sociale dell'intera «Tuscia» e del comprensorio dei «Monti Cimini»;

           -il ripristino della tratta ferroviaria Civitavecchia — CapranicaSutri - Orte, quale naturale prolungamento del corridoio ferroviario europeo TEN-T 1 verso il mare Tirreno, consentirebbe un incremento notevolissimo del traffico merci, innalzando sensibilmente la valenza dell'Interporto Centro Italia di Orte;

            -il corridoio ferroviario Civitavecchia — CapranicaSutri - Orte consentirebbe una immediata fruizione dell'enorme numero di crocieristi di passaggio dal porto di Civitavecchia, per recarsi in diverse città dell'Umbria, delle Marche e della bassa Toscana;

            -il “ Libro Bianco sui Trasporti ” della direzione generale della mobilità e dei trasporti della Commissione europea del 2011, annovera, tra gli obiettivi da perseguire ai fini della riduzione del 60 per cento delle emissioni di C02 e ad una riduzione equivalente della dipendenza dal petrolio, la graduale eliminazione delle automobili alimentate a carburanti tradizionali dalle città entro il 2050 e il passaggio del 50 per cento del flusso passeggeri su media distanza e del flusso merci su lunga distanza dal trasporto su gomma ad altre modalità. A tal fine, è necessario mantenere in tutti gli Stati membri una fitta rete ferroviaria, con una «rete essenziale» TEN-T multimodale.

Con l’approvazione della legge dello Stato 128 del 9 agosto 2017 è possibile programmare la riapertura della linea iniziando dal servizio turistico, anche a step, per completarla poi con il servizio merci e viaggiatori.
I sottoelencati rappresentanti delle istituzioni (Sindaci e amministratori) ritenendo importante per il riequilibrio del territorio e per lo sviluppo del turismo la riapertura della linea Civitavecchia-CapranicaSutri-Orte, chiedono al Ministero dei Trasporti un impegno concreto finalizzato all’accoglimento della presente istanza.

 

*Nome                   …………………………………………Cognome………………………………………………Firma ………………………………..

Ente………………………………………………………………………….Incarico………………………………………………………………….