Viterbo CRONACA

Civica per Viterbo: un corteo per dissociarsi da questa politica ad alto rischio


Maurizio Pinna e Umberto Fusco


Se Viterbo è veramente riconoscente ai militari ora lo si deve dimostrare. 

E’ altissimo lo stato d’allarme percepito in Italia per l’incolumità dei marò
Massimiliano Latorre e di Salvatore Girone.

Gli errori e la leggerezza mostrata fino ad ora dai dicasteri italiani, responsabili della gestione del caso, sono sotto gli occhi di tutti, ma i politici tendono a mostrare la bontà delle loro azioni anche se i marò sono due anni che vivono con le loro famiglie nell’ansia di un futuro ancora oscuro.

E pensare che erano in missione per conto dell’ONU, ma con un accordo tra Ministero della Difesa ed armatori che si è rivelato disastroso.

Orail vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, sollecitato dai vicepresidenti dell'Europarlamento Angelilli e Pittella, percepisce come concreto il rischio di morte per i nostri marò e si appresta a scrivere al Presidente della Commissione europea José Manuel Durão Barroso e Catherine Margaret Ashton, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea.

Ma anche i politici che erano già parlamentari sin dal primo giorno della scandalosa vicenda che ha colpito i nostri militari continuano la loro passerella diplomatica senza che nulla accade.

E’ entrato nel coro anche Enrico Letta, minacciando reazioni con iniziative necessarie in tutte le sedi se le assicurazioni date dal governo indiano non vengono rispettate. Bene il proposito di Letta, ma il rischio di giungere a tale situazione con il governo indiano era prevedibile sin dal primo istante.

Per quale ragione gli italiani dovrebbero continuare a credere a tali proclami? Guai a far perdere la fiducia dei militari italiani nei confronti dello Stato. Dopo la fiducia persa dagli italiani nei confronti della politica c’è da augurarsi che la formazione degli uomini e delle donne in divisa riesca a tenere duro, ma la corda è stata tesa troppo. Lo Stato attraverso i suoi organi politici, deve dimostrarsi all’altezza anche delle mutevoli situazioni che finiscono per offendere la dignità e la sicurezza dei nostri cittadini.

Quella dei marò è forse la pagina più vergognosa che sia stata scritta nella storia d’Italia dopo il tradimento, le fughe, le codardie e i voltafaccia compiuti nel nostro Paese dal 1943 a oggi.

E’ una pagina seria che rischia di diventare la prima pagina di tutti i giornali del mondo; è un problema che ciascun italiano deve far pesare sulla classe dirigente, passata e presente, affinché tutti si sentano sotto la lente d’ingrandimento come non mai.

Come movimento di persone oneste e di sani ideali sia morali che cristiani, Civica per Viterbo si sta attivando per richiamare le Istituzioni alle loro responsabilità in una città definita militare e, ottenute le previste autorizzazioni, organizzerà un corteo dove si spera di veder confluire cittadini di ogni età consapevoli della gravità del caso, corretti e sensibili. Il caso dei marò è un’emergenza pericolosa condotta in maniera dilettantistica che ogni italiano deve sentire propria, perché se oggi questo trattamento è toccato a Latorre e Girone, oltre il prestigio perso dall’Italia a livello mondiale, domani potrebbe ripetersi con altri nomi.

 

Umberto Fusco, Maurizio Pinna

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