Viterbo CRONACA

Sabato 16 settembre si è consumato uno dei più piacevoli incontri organizzati in via Macel Gattesco (piazza delle Erbe) da UNI Cosmesi.

I Maestri Massimo Polo e Oksana Nechytayalo della Golden Dance School di Viterbo hanno tenuto un delizioso seminario dal titolo “Tango: Passione in Movimento”.

I minuti sono corsi veloci nell’affollato salotto di UNI Cosmesi: Massimo Polo ha sapientemente illustrato il retroterra culturale che ha dato origine a questo ballo, partendo dalle sue radici africane, sino ad arrivare al periodo considerato come il “Rinascimento” del Tango (anni ’80 del secolo scorso), passando attraverso l’ascolto delle grandi orchestre e il racconto di numerosi divertenti aneddoti legati alla diffusione di questa danza.

Si stenta a crederlo, eppure il Tango, come lo conosciamo oggi, è l’evoluzione del candombe congolese, giunto in Uruguay nei primi dell’Ottocento, dove un ruolo fondamentale era svolto dalle percussioni; solo in seguito si giungerà ad avere un’orchestra composta da violino, piano, contrabbasso e, ovviamente, bandoneon.

In effetti – sostiene il Maestro – “il Tango è frutto di una mescolanza di popoli, culture e ritmi diversi”. Le donne incontrano i marinai provenienti da Cuba nel porto di Buenos Aires, lasciandosi sedurre da melodie fortemente ritmate: candombe, habanera, polka si fondono. Agli inizi del Novecento nasce il canyengue, contraddistinto da una grande giocosità e musicalità, oltre che da una posizione di ballo piuttosto singolare: ginocchia piegate, la guancia della donna contro quella dell’uomo. “All’epoca – spiega Massimo Polo – si diceva: guancia a guancia, petto a petto, coscia a coscia”.

E la moda di questa prima forma di tango giunge in Europa dai caffé parigini della Belle Époque. Qui si respira aria di libertà, benessere, ottimismo e la curiosità verso l’esotico proveniente dalle colonie è notevole. Dalle banchine del porto di Buenos Aires ai lussuosi locali dei boulevards dell’Étoile, dove eleganti donne in abito lungo e tacco a spillo si affrettano ad entrare, il passo è breve.

Il tempo è sospeso e l’atmosfera si fa via via più incandescente quando Massimo Polo e Oksana Nechytayalo iniziano a danzare: tango vals – definito dal Maestro “il sorriso del tango” – miloga, tango, mostrando come orchestre diverse – Juan D’Arienzo fortemente ritmata o Carlos Di Sarli più melodica e sentimentale – debbano essere diversamente interpretate, rispettandone colori e accenti.

Sul motivo Oblivion di Astor Piazzolla i passi sono ora lenti, ora veloci e si inseguono l’un l’altro, i piedi scivolano sul pavimento, sottolineando ancor più le note che si diffondono nell’aria, i movimenti delle gambe sono sinuosi. L’espressione seria e assorta di Massimo, gli occhi socchiusi di Oxana lasciano intuire la dedizione consacrata dai due ballerini a questa disciplina e, allo stesso tempo, ne rivelano la valenza fortemente spirituale – poiché ascolto e comprensione dell’altro – e quasi terapeutica: si abbandona la dimensione razionale dell’esistenza per sprofondare in una sfera più emotiva e istintiva.

Tra il pubblico, disposto in cerchio a creare una piccola pista da ballo, Elisabetta Gnignera (Vergini, spose, vedove. Stati sociali e acconciature femminili nell’ Italia del Quattrocento, Velamen, 2017) storica del costume rinascimentale, affezionata frequentatrice del salotto UNI Cosmesi, e Maria Morena Lepri, soprano, che non esita a intonare con entusiasmo l’amour est oiseau rebelle non appena riconosce le note della Carmen di G. Bizet, celebre esempio di habanera.

Il prossimo appuntamento con UNI Cosmesi è previsto per sabato 7 ottobre. Il dottor Salvatore Enrico Anselmi terrà una conferenza dal titolo Astrologia e carte del cielo nella pittura decorativa a Roma e nel Lazio in età moderna. La committenza Chigi, Farnese, Giustiniani e Barberini.