Viterbo
CRONACA RIVOLUZIONARIA


E che “rivoluzione civile” sia

Nella località di Ponte di Cetti è successo quello che si prevedeva da tempo: La gente esasperata ha iniziato a fare le barricate. Noi di Viterbo Civica allertati dai cittadini in preda a un esaurimento nervoso, siamo immediatamente corsi sul posto, per renderci conto della drammatica situazione.

 

Abbiamo parlato con Roberto De Rosa, gestore di Mobili Paolo, e ci ha detto: “A Natale avevamo chiesto al Comune di spostare l’isola ecologica, ma il responsabile era in ferie. L’abbiamo ricontattato dopo il 6 gennaio e ci ha detto che avrebbe tolto l’isola.

Il tutto perché quella su cui sono i cassonetti è proprietà privata. Visto che non l’hanno tolta, oggi, abbiamo chiuso. Non vogliamo impedire di scaricare, ma questa è casa nostra.

”Sono esattamente 15 giorni che mandiamo segnalazione al Comune e all’assessore, in merito alla drammaticità in cui versa questa isola di prossimità (una delle tante).

Un'isola di prossimità piazzata su una strada privata senza alcuna reale verifica delle utenze che dovrebbe servire. Nella zona di Ponte di Cetti ci sono circa 3500 persone, precedentemente in strada Due casali vi erano situati dieci cassonetti che venivano svuotati tutti i giorni. Come si pretende di far conferire 3500 persone in tre cassonetti dell’indifferenziata e tre della plastica con ritiro a giorni alterni?

Possiamo anche collaborare se vediamo reciproca voglia di farlo. Ma ci hanno piazzato un isola abbandonata a se stessa. Ora basta! All’ennesima non risposta del Comune ci riappropriamo della nostra via".

Nel mentre arrivava la Viterbo Ambiente ed inizia a rimuovere i cassonetti… Le sorprese in questa agitata mattinata non finiscono certo qui…

Scendono gli abitanti di strada Tuculca sul piede di guerra …

Praticamente gli stanno portando i cassonetti nella loro strada e impauriti che anche lì diventi una discarica a cielo aperto non vogliono sentir ragioni. Non la vogliono!

Viterbo Civica è da mesi che con i suoi volontari sta cercando di aiutare come può a tenere pulite queste isole di prossimità.. I nostri volontari hanno posizionato cartelli … Hanno pulito e ordinato molte isole...

Stanno cercando di sensibilizzare le persone che trovano l’isola piena di fare un altro Km e trovarne un meno piena.. Ma tutto questo non basta … Non possiamo essere noi semplice associazione a far fronte a queste cose..

Non possiamo essere noi a dialogare con il cittadino.. Se la gente sente il nostro sindaco dichiarare che va tutto bene (capiamo che la frase è estrapolata da un contesto di discorso) inizia l’esasperazione.

In conferenza stampa l’assessore Saraconi ha scaricato le colpe maggiori sui cittadini, da un amministratore ci aspettiamo che lavori per il bene comune, non che accusi noi cittadini (di cose che già ne subiamo le conseguenze) dopo che paghiamo profumatamente le tasse di smaltimento.

Le abbiamo sollevato il problema sul fatto che dopo che riceviamo i rifiuti da Rieti ed ora anche da Roma almeno al fine tributi se abbiamo delle agevolazioni. Ci ha risposto di informarci presso l’ufficio tributi che lei non ne è a conoscenza …

Viterbo Ambiente è prontamente intervenuta snocciolando alcuni dati. 

La media nazionale procapite è di 120 euro, mentre a Viterbo se ne pagano 105 e qui la domanda sorge spontanea: Perché il nostro assessore non è a conoscenza di questi dati così importanti? Forse perché meglio non dirlo, visto che io cittadino per soli 15 euro di differenza, preferisco non prendermi le immondizie degli altri che non differenziano e avvelenano solo il nostro territorio?

Abbiamo anche detto che l’Ecocentro deve essere aperto tutti i giorni e non a mezze giornate alterne. Anche li una mezza risposta evasiva.

In un tutti contro tutti noi proponiamo di non esasperare i cittadini e di iniziare a fare una campagna di informazione degna di tale nome. Anzitutto serve ascoltare le persone, serve ascoltare chi sta sul territorio come potremmo essere noi o meglio ancora gli stessi operai della Viterbo Ambiente.

Gli operai di Viterbo Ambiente non possono e non devono essere ogni santo giorno bersaglio dell’esasperazione dei cittadini infuriati. Paradossalmente ascoltandoli e riunendoli attorno ad un tavolo in una sinergia comune, da loro si potrebbero ricavare ottimi spunti su come risolvere il problema. Inoltre, serve informazione seria, non servono comunicati stampa (che la gente non è obbligata a leggere i quotidiani cartacei o del web).

Servono cartelli all’inizio delle vie modello Enel quando fa i distacchi elettrici per lavori. Non è vero che i cittadini sono stati sufficientemente informati. Nelle campagne non è arrivato nulla.

Non ci venite a dire di aprire il sito e informarci che le persone anziane non hanno le nostre medesime capacità di farlo. Siamo nella più assoluta emergenza e quindi rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di dialogare per risolvere questa criticità.

Ripetiamo: Noi di Viterbo Civica, in rappresentanza dei cittadini, gli addetti ai lavori intesi come operai, dirigenti di Viterbo ambiente, i politici locali, le opposizioni e la stampa locale. Ognuno snoccioli la propria soluzione (in una assemblea indetta dal Comune a brevissimo tempo), per arrivare ad una soluzione.

Se l’assessore preposto da solo non riesce ad arrivare al nocciolo del problema, che faccia un passo indietro ed inizi a sentire anche i pareri di tutti quelli chiamati in causa.

Come Viterbo Civica movimento di cittadini spontaneo (e non politico) sempre presente sul territorio, siamo pronti sin da subito a metterci a disposizione per risolvere il problema.

Il segnale che hanno dato oggi i cittadini è molto pesante…

Sta a sottolineare che il vaso è colmo..

Invitiamo tutti a mantenere la calma e a risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Qui non ci devono essere colori e battaglie politiche. Qui c’è un emergenza che va e deve essere risolta. Non ci aspettiamo e non vogliamo assolutamente risposte in politichese, ma ci aspettiamo fatti.

Assemblea immediata con le parti interessate sopra citate.

Il Presidente
Viterbo Civica

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