Bologna CRONACA

Nel I semestre 2017 nel Lazio lieve aumento del numero delle richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese: +0,6% rispetto al 2016. L’importo medio si attesta a 93.015 Euro, al di sopra della media nazionale.

Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.

Dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF elaborato sulla base del patrimonio informativo di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie che raccoglie i dati relativi a oltre 81 milioni di posizioni creditizie, di cui oltre 8 milioni riconducibili a utenti business – emerge che il numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane, nell’aggregato di Imprese Individuali e Società di Capitali, nel I semestre 2017 ha fatto registrare un calo del -0,8% (dato ponderato sul numero di giorni lavorativi) rispetto al pari periodo del 2016.

Dato altrettanto significativo che emerge dallo studio è rappresentato dalla contrazione dell’importo medio richiesto: nel I semestre dell’anno, infatti, nell’aggregato di imprese individuali e società di capitali si è attestato a 76.500 Euro (-3,7% rispetto allo stesso semestre del 2016), soprattutto a causa di una performance sotto tono delle società di capitali.

La situazione nel Lazio

Entrando nel dettaglio della dinamica a livello regionale lo studio non consente una interpretazione puntuale delle singole performance osservate, che potrebbero essere influenzate da molteplici fattori. Innanzi tutto un peso rilevante potrebbe essere giocato dalla composizione del tessuto imprenditoriale locale, nonché dallo stato di salute dei singoli distretti o dei comparti attivi sul territorio. In altri casi potrebbe dipendere anche dalla tendenza a frazionare le richieste di finanziamenti ma di importo meno elevato.

Per quanto riguarda nello specifico il Lazio, nel I semestre dell’anno il numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti da parte delle imprese ha fatto segnare, in controtendenza rispetto al trend nazionale, una lieve crescita pari a +0,6% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Scendendo al livello provinciale, Latina, Roma e Frosinone si contraddistinguono per una crescita rispettivamente del +3,8%, +1,1% e +0,7%. Le altre province hanno invece fatto segnare una flessione, con il primato negativo che spetta alla provincia di Rieti (-14,6%) seguita da Viterbo (-1,3%).

Province

Variazione % interrogazioni

(I semestre 2017 su I semestre 2016)

 
 

LATINA

3,8%

 

ROMA

1,1%

 

FROSINONE

0,7%

 

VITERBO

-1,3%

 

RIETI

-14,6%

 

TOT. LAZIO

+0,6%

 

TOT. ITALIA

-0,8%

 

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, invece, con 93.015 Euro il Lazio si posiziona decisamente sopra la media nazionale.

Le province di Roma e Latina si collocano in vetta alla classifica regionale, rispettivamente con un importo medio richiesto di 104.820 Euro e 68.382 Euro. Seguono Frosinone, con 65.591 Euro, e Viterbo, con 47.699 Euro, mentre l’ultima posizione va alla provincia di Rieti, con un valore medio dei prestiti richiesti pari a 37.970 Euro.

Province

Importo Medio (in euro)

I semestre 2017

 
 

ROMA

104.820

 

LATINA

68.382

 

FROSINONE

65.591

 

VITERBO

47.699

 

RIETI

37.970

 

TOT. LAZIO

93.015

 

TOT. ITALIA

76.500

 

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

“A livello nazionale il dato relativo ai primi sei mesi del 2017 mostra il sostanziale stabilizzarsi del numero di richieste di finanziamento da parte delle imprese italiane dopo una crescita continua degli ultimi anni. Nel complesso le società di capitali sono quelle che hanno rallentato maggiormente, anche per quanto riguarda gli importi medi richiesti. In controtendenza rispetto a questo scenario risulta la performance positiva del Lazio – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF –. L’auspicio è che gli incentivi del Governo riassunti nel programma Industria 4.0 unitamente alla diffusione delle tecnologie digitali possano creare le basi per rendere più forte e coeso il tessuto territoriale. Al contempo, la promozione di offerte commerciali espressamente costruite per soddisfare le esigenze delle singole filiere potrà favorire il supporto alla domanda di credito per attività puramente imprenditoriali”.

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