Viterbo CRONACA
Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo dalla Palanzana

            In merito ad un articolo pubblicato qualche giorno fa su questo quotidiano, nessun allarme per i lavori che sono apparsi all’interno del bosco della Palanzana in area Riserva Regionale dell’Arcionello.

Nessuna nuova opera è stata compiuta, ma solo il rifacimento di una conduttura idrica posta nel lontano 1893, rimasta ancora operante, benché ovviamente ammalorata.

            Le opere che sono state eseguite recentemente sono in esecuzione di un iter procedimentale partito da una Conferenza dei servizi del 27.2.04 tra il Comune di Viterbo, la Robur, la ASL, l’ARPA Lazio seguita da un sopraluogo del 28.12.04 allorché i responsabili della Robur, in concorso con i proprietari dei fondi e gli utenti privati della sorgente, osservarono che la rinuncia del Comune di Viterbo all’utilizzo delle sorgenti in località Palanzana poteva essere utilizzata diversamente, pertanto, con successiva Domanda alla Provincia di Viterbo sottoscritta dagli utenti storici della sorgente, venne richiesta la voltura ad essi della derivazione idrica non potabile non più di interesse pubblico stante il sopravvenuto inquinamento e la modesta portata della sorgente.

Con Determina della Provincia di Viterbo n. 1722 del 12.6.13 venne di conseguenza concessa alla Azienda Agricola Rio Fratta di A. Stefano Marini Balestra e per essa le altre proprietà Ex eredi Balestra ed altri proprietari confinanti una piccola derivazione di acqua per uso irriguo dalle sorgenti Palanzana e Querciabella per la quantità massima annua di mc.2.528 pari ad un modulo massimo di lt/s 0,250, dopo Relazione Idrogeologica-tecnica redatta dallo Studio STEGA (prof. Pagano).

Con successivo Disciplinare di Concessione n. 1352 del 11.6.13, reg.to a Agenzia per le Entrate di Viterbo il 20.11.13, la Provincia di Viterbo ha autorizzato i prelievi e di conseguenza le opere necessarie per poter fruire della concessione trentennale per cui venne previsto un canone demaniale annuale mediante Nota n. VT-00091/-VT/538 del 2012 e VT-00091/G-VT/538 del 29.12.14 della Prov. di Viterbo del Dirigente Settore LL.PP .

            Poiché negli anni scorsi il flusso delle acque nell’impianto storico del 1893 consentiva tuttavia un pratico utilizzo delle sorgenti, gli autorizzati lavori di adeguamento e captazione non furono eseguiti.

            Quest’anno, com’è noto, la mancanza di eventi meteorici che naturalmente alimentano le sorgenti, ha reso di fatto un calo di flusso tale da rendere 6 famiglie residenti in località Palanzana (fuori dalla portata dell’acquedotto comunale cui è impossibile collegarsi per motivi tecnici per superamento livello piezometrico) praticamente all’asciutto.

Urgentemente da parte dei concessionari si è deciso dare avvio urgente ai lavori così come indicati e progettati dalla Relazione tecnica e dal predetto Disciplinare mediante una Ditta specializzata.

            Durante la lavorazione si è scoperto in alcuni tratti la perdita di acqua dalla vecchia tubatura di ghisa i cui raccordi dopo oltre 125 di esercizio avevano perso tenuta ed altrettanto all’interno del partitoio sito nel bosco della Palanzana.

            I lavori, ormai terminati, sono consistiti nella sostituzione del vecchio tubo di condotta peraltro in alcuni punti affiorante (confluenza viottolo della Palanzana con il sentiero CAI 1- la direttissima per la cima del Monte Palanzana-) con l’aggiunta di un cavidotto elettrico di alimentazione di una pompa resasi necessaria per aumentare la pressione idrica in quanto il dislivello tra il partitoio (quota mt.545 slm) e le utenze (quota mt.482slm) non è possibile ottenere una pressione utile per l’irrigazione.

            Nell’esecuzione delle opere, sotto stretta sorveglianza ecologica da parte del sottoscritto, avv. Andrea Stefano Marini Balestra (tessera WWF n. 225787 del 1979) si è utilizzato un mezzo meccanico (muletto Bob Cat) soltanto nei tratti aperti, mentre tutto il lavoro all’interno del bosco è stato con scavo a mano eseguito in sovrapposizione la vecchia conduttura con sole derivazioni resesi necessarie perché il tracciato storico ormai soprastato da piante di medio fuso.

Lo scavo a mano è stato per circa 20/30 cm. dal suolo proprio per evitare danni alle radici arboree.

            Per il pericolo di incendio, nessuno degli operanti ha potuto fumare ed alla fine del lavoro giornaliero ogni residuo di lavorazione è stato asportato e ricoperta la pista eseguita in giornata.

            Nessun’opera, oltre riposizionamento di nuova moderna conduttura in polietilene è stata eseguita.

            I necessari pozzetti di ispezione sono stati reinterrati dopo rilievo fotografico.

            I cippi storici posti nel 1893 recanti la scritta SPQV che nelle foto allegate alla notizia giornalistica del 20 giugno scorso, risultavano abbattuti, sono stati cosi trovati in quanto vittime dell’ingiuria del tempo certamente in epoche lontane.

Tutti questi cippi saranno rialzati e tenuti in opera proprio nell’interesse della manutenzione della condotta che vi passa accanto.

            Tranquilli tutti, quindi.

Nessuno stupro è stato commesso all’interno del caro bosco della Palanzana!

            E proprio interesse di chi ci abita conservare la natura circostante!

            Mi raccomando viterbesi, godetevelo tutti, anche se con l’occasione chiedo ai signori ciclisti di mantenere nei viottoli, velocità moderata ed evitare di gareggiare nel bosco ed a tutti di parcheggiare auto con ordine.

             Andrea Stefano Marini Balestra

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

chi è on line

Abbiamo 557 visitatori online

 

 I libri

di Mauro Galeotti

 

Cartonato - pag. 246 - euro 25,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it

Cartonato - pag. 808, a colori
da euro 120,00 a euro 80,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it