Viterbo CRONACA

Il direttore generale ASL, Daniela Donetti

Corso ECM dal titolo “Dopo di noi: percorsi, esperienze, sperimentazioni” che si è tenuto il giorno 23 maggio 2017 alle ore 09.00 presso il centro culturale “Valle di Faul”, di Via Faul 22-26 – Viterbo.

         Lo scorso martedì 23 maggio, si è svolto presso il Centro Culturale “Valle di Faul” il Corso ECM (Educazione Continua in Medicina) dal titolo “Dopo di Noi: percorsi, esperienze, sperimentazioni”.

         Il corso, organizzato dalla Formazione ECM della ASL di Viterbo e dalla Fondazione Oltre Noi ONLUS, ha avuto il patrocinio della Fondazione CARIVIT che ha sostenuto l’attività ed ha messo a disposizione la splendida Sala Convegni del Centro Valle di Faul. Il corso ha visto l’immediata adesione (a conferma dell’estrema attualità dell’argomento) di 80 operatori socio-sanitari e socio-assistenziali della ASL di Viterbo, che operano nel settore della disabilità fisica, psichica e sensoriale, oltre a tanti operatori del Terzo Settore, Presidenti di Associazione, Volontari ed amici della Fondazione Oltre Noi ONLUS, intervenuti in qualità di uditore.

         Il Presidente della Fondazione CARIVIT e “padrone di casa”, Mario BRUTTI, nel salutare gli intervenuti ha avuto parole di apprezzamento per l’attività, confermando il sostegno alle iniziative ideate e realizzate sul “Dopo di Noi”.

         Il Direttore Generale della ASL, Daniela DONETTI, ha sottolineato l’importante lavoro svolto in sinergia con il mondo del Volontariato, sinergia che ha avuto la sua massima espressione ed il punto di incontro nel Tavolo Permanente della Disabilità, fortemente voluto dalla ASL, in cui sono state rappresentati idee e progetti che poi, come nel caso di questo corso, hanno avuto anche realizzazione pratica.

         Presenti alla apertura dei lavori anche il Sindaco di Viterbo, Leonardo MICHELINI, che ha confermato l’impegno del Comune a sostegno delle “buone prassi” del territorio, ed il Consigliere Regionale Daniele SABATINI che, nell’ottica di una totale trasversalità di problematiche come quella del “Dopo di Noi”, ha espresso completa vicinanza agli obiettivi di integrazione ed inclusione sociale delle persone con disabilità della città e della provincia.

         L’attività si è sviluppata attraverso un esame degli aspetti legislativi nazionali e regionali, relatori il Notaio Dr. Federico TEDESCHI PORCEDDU ed il Dr. Martino REBONATO, un approfondimento teorico sull’accompagnamento delle persone con disabilità nella definizione di un progetto di vita personalizzato (Dr. Giampiero LAPINI) ed un punto di situazione sulle risposte, certamente ancora non sufficienti, che sul territorio vengono messe in atto (Dr. Alberto TRISOLINI e Dr. Antonio PANICHELLI) .

         Sicuramente stimolante la tavola rotonda del pomeriggio, moderata dall’addetto stampa della ASL, Luca POLEGGI, responsabile scientifico del corso insieme al Vice Presidente della Fondazione Oltre Noi ONLUS, Dafne PRISCO, che ha visto la partecipazione della Prof.ssa Cecilia MARCHISIO dell’Università di Torino, che ha presentato il progetto “VelA” (Verso l’Autonomia), un interessantissimo progetto di integrazione basato sulla ottimizzazione delle risorse attraverso l’elaborazione di Progetti di Vita personalizzati sulla persona; della Dr.ssa Emanuela APPOLLONI e della Signora Stefania BRANDONI che, riportando il punto di vista delle famiglie, hanno voluto sottolineare l’importanza del confronto e della collaborazione famiglia-operatore, nell’elaborazione del Progetto di Vita; del Maestro Massimo POLO che ha condiviso un esperienza di inclusione attraverso il Tango argentino da parte di una ragazza non vedente; del Dr. Claudio PILATI che ha parlato dei difficili percorsi di recupero dell’autonomia da parte di persone con lesione spinale traumatica.

         “Credo che la giornata sia stata particolarmente proficua e produttiva”- ha concluso il Presidente della Fondazione Oltre Noi ONLUS Maurizio CASCIANI al termine dei lavori – “perché ci ha consentito di capire il reale “stato dell’arte” nel territorio, ci ha fatto conoscere “buone prassi” replicabili anche nella Tuscia, e ci ha messo in contatto con tutti i tipi di disabilità, evidenziandone la grande specificità, ma anche la comune necessità di risposte strutturate, per un “Dopo di Noi” sereno ed integrato”.