Viterbo CRONACA
Emanuela Dei
Si è svolta questa mattina la festa della Liberazione dalle forze nazi-fasciste sul territorio italiano.
Dopo la deposizione delle due corone, la prima davanti al liceo Buratti, storico partigiano Viterbese, e l’altra, al Monumento dei Caduti, nella piazza che porta lo stesso nome, Enrico Mezzetti, presidente provinciale ANPI ha affrontato il discorso di commemorazione ponendo al centro del suo ragionamento l’esigenza che ogni forza politica manifesti il proprio antifascismo. Noi siamo antifascisti perché la nostra Repubblica nasce con la resistenza e le lotte partigiane.
Il legame della Resistenza con la Costituzione italiana è imprescindibile. Come afferma Calamandrei: “Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati e nei campi dove furono impiccati. D’ovunque è morto un italiano per riscattare la libertà, è nata la nostra Costituzione”.
La Costituzione ribadisce, anche, il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani. L’accoglienza, sul nostro territorio, delle persone che fuggono dalle guerre, non deve essere visto come un fastidio, ma come una possibilità di scambio e arricchimento reciproco.
Inoltre, l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa, celebra l’articolo 11. Mezzetti afferma il bisogno di attuare una rivolta morale da parte di tutti i cittadini, là dove venga esercitata la violenza per risolvere le contese tra Paesi.
Il 29 di aprile Anpi, insieme a Arci, Usb, Cgil , Rifondazione Comunista, Articolo 1, Associazione Erinna, Sans Frontieres e altre scenderanno in piazza contro la guerra in Siria: “Ci siamo presi un impegno in prima persona per affermare un’altra visione dei rapporti umani e un contributo nel segno della solidarietà, della pacificazione, di un altro modo per risolvere conflitti e controversie che rappresenta la prima forma di riscatto di fronte alla rassegnazione.”
Emanuela Dei
