Viterbo CRONACA
Bengasi Battisti, Presidente Associazione Nazionale Comuni Virtuosi
La geotermia industriale e inquinante aggredisce diffusamente con le sue speculazioni e genera mappe di rischio particolarmente preoccupanti che sollecitano diffuse resistente locali nei luoghi più belli e fragili della nostra penisola . Raccontare le storie diffuse di questo assalto alla “casa comune “ significa principalmente aumentare consapevolezze e costruire nuove e proficue relazioni tra Comunità resistenti affinchè anche le norme nazionali e regionali recepiscano la priorità del diritto alla salute e dell’integrità dei luoghi .
Oggi narriamo dei monti Cimini , dove è incastonato il lago di Vico , luogo di straordinaria bellezza e vulnerabilità geomorfologica . Nelle viscere di quelle montagne sono custodite le falde acquifere che la natura ha posto in una condizione di parziale protezione dalle contaminazioni esterne e da quelle provenienti dall’interno della terra.
L’ennesimo progetto di impianto geotermico industriale vorrebbe perforare quelle montagne fino a profondità di 3 km , alla ricerca di quel calore custodito negli strati profondi del sottosuolo, alterando quel precario equilibrio geologico in continua evoluzione e determinando nuove e rischiose connessioni tra le falde acquifere potabili e i livelli sottostanti ricchi anche di mercurio e arsenico che contaminando aria e acqua provocherebbero danni alla salute.
Questi elementi contrastano con la definizione di energia rinnovabile , attribuita anche alla geotermia industriale , in quanto comprometterebbe irrimediabilmente beni indispensabili per la vita degli esseri viventi mettendo a rischio lo stato di benessere e di salute dei Cittadini.
Questa geotermia devastante è un danno irreparabili alla “casa comune “ e agli esseri viventi che la abitano , è perdita insanabili di beni comuni che vengono sacrificati sull’altare degli interessi speculativi.
E’ principale dovere delle Comunità proteggere e restituire la nostra acqua, il nostro suolo e la nostra aria e impedire che vengano sottratti a coloro che da secoli abitano le nostre Città e a quelli che negli anni a venire dovranno dignitosamente ancora abitarla .
E’ dovere collettivo e individuale tutelare i diritti inalienabili delle persone , perché sulla tutela di essi si fonda il “patto tra generazioni” e l’orgoglio , che susciterà nei figli il ricordo dei loro padri, dipenderà dall’integrità delle fonti di vita che saremo in grado di consegnargli .
Bengasi Battisti
Presidente Associazione Nazionale Comuni Virtuosi