Viterbo L'OPINOINE Mi rammarico ancora di più per la maniera in cui è avvenuta questa sconfitta e la conseguente eliminazione
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Sono un cugino laziale e nonostante la sconfitta subita dalla Roma contro il Porto, nella sfida di ritorno per un posto in Champions League, non riesco assolutamente a gioire, come vorrebbe una distorta filosofia tutta nostrana. In primis, perché sono italiano, ancor prima che laziale e, dunque, provo sempre dispiacere per una squadra italiana eliminata, chiunque essa sia.

Secondo, mi rammarico ancora di più per la maniera in cui è avvenuta questa sconfitta e la conseguente eliminazione. La Roma, con il pareggio in Portogallo aveva quasi ipotecato il passaggio del turno. Cosa è accaduto? Eccesso di fiducia in se stessi? Una qualificazione già sentita come propria e già in tasca?

Forse la faccia del cugino Totti, più volte inquadrata impietosamente dalle telecamere ha detto tutto. Mai dire mai nel calcio. Questo sport tremendo che non lascia spazio ai calcoli, figuriamoci alla presunzione. Si, dispiace dirlo ma questa Roma vista in campo questa sera, mi è sembrata una Roma presuntuosa. E quando si è vista sotto, alla maniera di un bambino che si è visto togliere di mano il giocattolo, ha perso la trebisonda e ha finito col regalare due uomini ad un modesto Porto e nulla più e soprattutto ha concesso ai bianco azzurri (per fortuna non bianco celesti) tre reti tre, che hanno fatto assomigliare immeritatamente questa formazione lusitana agli ancor più attuali parenti poveri del Brasile.

Peccato, caro cugino Spalletti. Hai ancora molto da lavorare. Non si può spremere più del dovuto un uomo come De Rossi, che ha dato già tutto nel corso di un campionato europeo. Diglielo ai tuoi amici americani, che avranno pure il portafoglio gonfio, ma il cervello calcistico, a mio avviso, piuttosto ristretto.

La Roma con qualche innesto in più avrebbe, a mio avviso, sicuramente meglio figurato in questi preliminari. Non tutto è perduto. Ma, certamente una Europa League non vale certo una messa. Comunque sia, auguri cugini!

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