Orte CRONACA Occorre sottolineare che non figurano nel programma i termini biblioteca, museo e archivio storico

 

Faccio fatica a realizzare che la lista di Idee Chiare, nonostante la presenza di candidati e sostenitori degli altri schieramenti che realmente hanno partecipato al recupero e alla valorizzazione del complesso di Orte Sotterranea, riesca a dichiarare testualmente “di aver creduto ed investito tantissimo nel recupero di Orte Sotterranea”, non citando neanche i gruppi di persone che a titolo volontario hanno prestato le loro competenze e le loro energie per promuovere le bellezze della città.

Occorre anche sottolineare che non figurano nel programma i termini biblioteca, museo e archivio storico. Ci potremmo anche fermare qui, ma cerchiamo di fare un poco di chiarezza rispondendo punto per punto:

  • L’ultimo contributo dell’Amministrazione Comunale all’Associazione che gestisce, cura e promuove i percorsi di Orte Sotterranea è stato elargito nel 2013. L’Associazione continua a pagare completamente la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i percorsi e anche a curare le aree limitrofe (vedi la cosiddetta “buca di piazza”, via Solferino e via Manin) vista l’incuria in cui versano.

  • I numeri di visitatori danno ragione esclusivamente a chi, a proprie spese, ha investito sul marketing, sulla professionalità e sulla pubblicità. Di certo non è grazie al lavoro di Idee Chiare che si è partecipato alle più importanti fiere del turismo (vedi Paestum), che sono state realizzate pubblicazioni e materiale promozionale (a spese dell’Associazione)  che è stato anche realizzato un portale turistico visitaorte.com (si lo stesso che proponete a distanza di due anni sul programma!!!!)

  • Quali sono le bellezze che volete portare alla luce? Da circa tre anni viene segnalato il problema che l’uscita della rete di Orte Sotterranea è attualmente possibile solo grazie alla disponibilità di un privato e, nonostante l’Associazione ha, a proprie spese, già predisposto l’illuminazione per raggiungere un’uscita di proprietà comunale si è ancora in attesa dell’intervento del sindaco Primieri per la risoluzione della problematica, per la quale erano stati presi impegni già nella tornata elettorale del 2014. L’altra bellezza che occorre riportare alla luce è il ninfeo rupestre, dobbiamo ricordare noi il contenzioso che lo interessa? Come pensate di risolverlo?

Continua logicamente a mancare qualsiasi riferimento volto a trasformare un attività di volontariato in una prospettiva occupazionale per i giovani, che magari hanno interessi differenti da quelli dell’edilizia e del non rinnovamento. Per completare l’opera, è interessante leggere la sezione “ASSOCIAZIONISMO FRA CULTURA E TURISMO”, che è già un’idea di come si vogliano valorizzare le professionalità che operano in questo settore. Oltre al punto relativo al portale, del quale abbiamo già detto in precedenza, analizziamo nello specifico il punto sulla promozione e il recupero del porto romano di Seripola.

L’area ha subito l’alluvione, ed era disastrata. Come al solito è intervenuta, a proprie spese, un’Associazione coadiuvata da numerosi volontari ed altre Associazioni. A seguito delle elezioni del 2014 l’Amministrazione Comunale non è stata in grado, nonostante numerose sollecitazioni, a stipulare una convenzione con la Soprintendenza Archeologica del Lazio per la gestione e la manutenzione della stessa. Morale della favola? Dopo due anni di incuria, la stessa Associazione e gli stessi volontari, aiutati da qualche imprenditore locale, hanno recuperato e stanno recuperando l’area di Seripola forti di un accordo diretto con la Soprintendenza, dove non figura il Comune. Adesso siete in grado di stipulare questo accordo?

In tutto questo ci si è dimenticati completamente dell’area archeologica di San Bernardino, dove il privato aveva già concesso l’accesso con una convenzione, disgraziatamente scaduta nel 2014 e della quale, nonostante sollecitazioni da più parti, non si è mai visto un rinnovo.

Oggi vi presentereste a casa dello stesso privato per il rinnovo? In ultimo ribadiamo l’assenza di progetti e citazioni per la biblioteca comunale e l’archivio storico, in stato di abbandono totale negli ultimi due anni. Ribadiamo, per noi la cultura è un tema fondante per il governo di una comunità e il Patrimonio Culturale, inteso in ogni sua forma, è in grado di creare un indotto che siamo convinti di saper sfruttare. Ma questo non è per tutti… La vera terra dei barbari è quella che, pur disseminata di capolavori non sa ne apprezzarli ne conservarli

Giancarlo Pastura

(Candidato Consigliere Anima Orte)

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