Roma CRONACA La senatrice Monica Cirinnà una cosa l'ha capita: questa legge, oramai approvata, non ha soddisfatto nessuno
Emanuela Dei

 

Si è svolto, il 27 aprile a Roma, un incontro promosso dall'associazione Anddos, dal titolo “La famiglia della porta accanto”.

Presenti alla discussione la senatrice Monica Cirinnà, Gennaro Migliore, sottosegretario al Ministero Giustizia, Imma Battaglia Dì Gay Project.

Presto, si parla del 9-10 maggio, il testo di legge sarà approvato. “Un'importante passo in avanti” afferma Cirinnà, “ma continueremo a batterci per il matrimonio egualitario e una buona legge sulle adozioni”.

La senatrice Monica Cirinnà una cosa l'ha capita: questa legge, oramai approvata, non ha soddisfatto nessuno. Il PD, in piena campagna elettorale, rilancia sui diritti e su nuove avvincenti soluzioni.

Alla mia domanda su cosa questo Governo pensasse di fare per quanto riguarda l'educazione e l'incremento di una buona informazione sul tema diversità, unioni civili, etc, né Cirinnà né Battaglia rispondono positivamente.

Se Massimo D'Azeglio riconosceva che “una volta fatta l'Italia, si dovevano fare gli italiani” per raggiungere l'unità, ora, nel 2016, si dà per scontato che fatta una legge tutto fili diritto. Anche nel piccolo comune di Viterbo una volta approvato il registro delle unioni civili, il PD aveva promesso di far conoscere e sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. Ad oggi non è stato fatto nulla.

Cirinnà non intende spendere e spendersi nella comunicazione. Dà ad intendere che il PD con i media non c'entri nulla. Nessuna campagna di sensibilizzazione, “ci dobbiamo pensare noi omosessuali” dice Battaglia. Proprio così, sta a noi omosessuali, uscire allo scoperto, unirsi in una formazione sociale specifica, mettersi un bollino in fronte per farci riconoscere nella società.

Dall'alto nessun aiuto, nessuna soluzione.

Già perché nel mondo d'oggi la comunicazione non vale nulla. E, soprattutto, questo partito che governa l'Italia non ha mai pensato di rivolgersi ai media per avallare o distruggere referendum o moti di pensiero. Uno per tutti il Referedum sulle trivelle che è stato duramente, volutamente, ridotto nei palinsesti televisivi e sui giornali. Poca informazione e il più delle volte errata, la famosa notizia data dalla RAI che si votasse solo in nove regioni.

Quindi da quello che è emerso durante l'incontro sulle famiglie della porta accanto è che la legge è stata fatta, e ora, problemi di chi si vuol unire civilmente. Questo mondo è etero. Il potere è in mano agli etero. Nel mio piccolo, lavorando in un sindacato, difficile è la sensibilizzazione al tema dei diritti civili. Gli etero ce l'hanno sempre avuta una scelta, noi no.

Penso che sia arrivato il momento di fermarsi e smettere di demandare ad altri quello che a noi preme. La sensazione che ora i politici facciano parte di una casta, lontani dal popolo è certezza. Persino Battaglia, attivista, si è dimenticata cosa vuol dire vivere in questa società. Una società mista, variegata, povera e razzista. Non voglio frequentare solo omosessuali o solo persone che la pensano come me. Io sono nella società, io sono la società.

Penso che sia arrivato il momento che il movimento omosessuale faccia un salto in avanti e ci metta le mani in questa politica. Metta la lingua nella gestione del potere. Nessuno fa nulla per nulla, e penso che sia arrivato il momento che i nostri diritti iniziamo a gestirceli e richiederli scrivendoli con le nostre mani.

È stata fatta la legge sulle unioni civili. È stata fatta una legge che non è abbastanza e che è un po' più di niente. Nella società, per dirla al contrario della Michielin, nella nostra società ci sono ancora tutti i gradi di separazione e Cirinnà, con il suo partito, hanno detto che più di questo non si può fare.

Emanuela Dei

 

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