Viterbo CRONACA Presentati questa mattina in una conferenza stampa insieme al modello di monitoraggio delle liste di attesa

 

Questa mattina, alla cittadella della salute della Asl di Viterbo, alla presenza del direttore generale Daniela Donetti, nel corso di una conferenza stampa sono stati illustrati i nuovi percorsi aziendali di cardiologia, di gastroenterologia e per la gestione delle patologie vascolari.

È stato, inoltre, presentato il modello di monitoraggio delle liste di attesa.

“Le tre reti che oggi condividiamo con la stampa – ha commentato il direttore generale della Asl, Daniela Donetti - si prefiggono di migliorare l’offerta dei servizi, anche con un incremento delle prestazioni erogate e con una maggiore disponibilità di accesso tramite il Cup. Tuttavia, la soluzione al problema dell’accesso al sistema sanitario passa necessariamente e prioritariamente tramite la revisione dei percorsi e una appropriata verifica delle richieste. Ed è questo che intendiamo fare”.

Le attività al centro della conferenza stampa sono parte integrante della rivisitazione complessiva, in corso presso l’azienda sanitaria viterbese, dei processi clinico assistenziali, così come previsto nel Piano strategico condiviso con la cittadinanza e con i professionisti della sanità durante la conferenza dei servizi che si è tenuta lo scorso mese di dicembre. Tre gli obiettivi principali: il miglioramento della qualità dell’assistenza, il miglioramento dell’accessibilità e dell’orientamento al cittadino e un efficientamento dei sistemi a garanzia di una maggiore sostenibilità economica. “Il terzo obiettivo – ha spiegato Donetti - è conseguenza del raggiungimento dei primi due”.

Le reti presentate questa mattina si integrano tra di loro, ognuna interagisce con le altre. Nello specifico, i percorsi per la gestione delle patologie vascolari e quella gastroenterologica sono anche parte integrante della revisione e della realizzazione in atto delle reti chirurgica e oncologica.

“Inoltre – ha concluso il direttore generale della Asl viterbese - intendiamo applicare i nostri modelli clinico assistenziali con precisi indicatori di verifica di esito e di processo e con l’individuazione di referenti per ogni modello che hanno il compito di presentare dei report trimestrali sull’andamento dei percorsi messi in campo. Tra questi figura il responsabile unico delle liste di attesa il quale, tra l’altro, ha il compito di gestire le liste aziendali e di renderle più trasparenti”.

Alcuni dei contenuti presentati nel corso della conferenza stampa.

Rete cardiologica

Le azioni già poste in essere riguardano la ridefinizione dei punti di offerta della rete cardiologica ospedaliera e territoriale con individuazione della tipologia dei servizi all’interno dei singoli punti di erogazione, la ridefinizione dell’offerta ambulatoriale integrata ospedale territorio, l’attuazione del progetto Telemed relativo alla teletrasmissione degli elettrocardiogrammi da bordo dei mezzi di trasporto dell’Ares 118 alla Cardiologia di Belcolle, l’implementazione dell’offerta assistenziale per la cardiologia pediatrica.

Tra le azioni in fase di attuazione figurano l’istituzione dell’ambulatorio cardiologico integrato ospedale territorio attivo 6 giorni su 7 con incremento dell'offerta per le prestazioni critiche, l’attivazione dei Pac cardiologici, l’istituzione presso l’ospedale di Belcolle dell’area omogenea cardiologica costituita da 22 posti letto di cardiologia e 6 di UTIC a cui afferiscono le tre unità operative di Cardiologia, Utic ed Elettrofisiologia, l’adozione del modello organizzativo per intensità di cura nell’ambito della degenza cardiologica con l’individuazione di posti letto monitorizzati per terapia sub intensiva, il potenziamento dell’attività cardiologica ambulatoriale presso le Case della Salute di Soriano e Bagnoregio.

Nell’ambito delle azioni previste per la rete cardiologica, inoltre, dal mese di aprile sono state incrementate, in maniera rilevante, le attività cardiologiche ambulatoriali a Belcolle che passerà dalle precedenti 63 ore settimanali alle attuali 90. Vengono, quindi, rese disponibili al Cup circa 720 prestazioni al mese di diagnostica cardiologica, con un incremento del 43% rispetto a quanto offerto in precedenza, dando maggiore priorità agli ecocardiogramma e ai test da sforzo. Avviato anche un incremento dell’attività ambulatoriale sul territorio: con 15 ore in settimana in più divise tra il centro salute di Orte e le prossime Case della Salute di Soriano nel Cimino e di Bagnoregio.

 

Rete per la gestione delle patologie patologie vascolari

In considerazione della sensibile crescita delle richieste di prestazioni di diagnostica vascolare ambulatoriale, l’unità operativa di Chirurgia vascolare e d’urgenza ha predisposto un programma settimanale di ampliamento delle prestazioni di EcoColorDoppler, con l’introduzione di una nuova tecnologia che consente di utilizzare i mezzi di contrasto con gli ultrasuoni. Ciò permetterà di istituire un nuovo ambulatorio di follow up per gli operati di Evar senza ricorrere alla diagnostica con AngioTac, più invasiva per il paziente e più costosa per l’azienda.

 

Il programma, già operativo dal mese di aprile e già in agenda presso i Cup aziendali, prevede l’incremento a Belcolle da 12 a 45 ore di EcoColorDoppler settimanali: più 400% rispetto a quanto avveniva in precedenza. Sempre a Belcolle verranno effettuate 20 visite specialistiche a settimana. La riorganizzazione della rete prevede, inoltre, un potenziamento dell’attività ambulatoriale sul territorio con l’ambulatorio EcoColorDoppler che effettuerà 40 esami al mese (20 ogni 15 giorni) e con l’ambulatorio di Montefiascone nel quale si effettueranno delle visite specialistiche ogni 15 giorni, di mercoledì.

 

Rete gastroenterologica e relativo progetto appropriatezza

La riorganizzazione della rete gastroenterologica della Asl di Viterbo è strettamente legata al progetto e ai tavoli sull’appropriatezza diagnostica e prescrittiva attivati dalla Asl che, attraverso un confronto costruttivo tra l’Azienda, gli specialisti e i medici di medicina generale, mirano a produrre dei risultati concreti sul fronte dell’appropriatezza della domanda.

 

Il numero delle colonscopie (6404) e delle gastroscopie (5295) erogate nelle strutture aziendali per l’anno 2014 testimonia un flusso di attività importante, tra i più significativi del Lazio. Per ridurre il fenomeno delle liste di attesa, dunque, occorre agire sul fronte dell’appropriatezza e sulla implementazione di nuovi percorsi, così come è stato fatto con l’attivazione del programma di screening del tumore del colon retto. È stato rilevato, infatti, che oltre il 31% delle colonscopie effettuate su utenti provenienti dal programma di screening ha evidenziato un problema di salute. Percentuale che si abbassa drasticamente a circa il 10% negli utenti che, per lo stesso esame, sono passati da Cup. Questo dato testimonia un alto tasso di prescrizione o di accesso inappropriato che, indirettamente, influisce in maniera rilevante anche sulle liste di attesa. Per la rete gastroenterologica, ancora di più che per le altre, “appropriatezza” è la parola d’ordine.

 

Modello per il monitoraggio delle liste di attesa

L’attivazione del modello per il monitoraggio delle liste di attesa, con l’individuazione del referente unico aziendale, intende garantire un appropriato accesso dei cittadini ai servizi sanitari da realizzarsi attraverso l’applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, del rispetto delle classi di priorità e della trasparenza del sistema a tutti i livelli. La vigilanza sistematica delle situazioni di sospensione delle prenotazioni e dell’erogazione delle stesse è uno strumento per assicurare la massima trasparenza nei confronti dei cittadini.

 

Le azioni che il modello riguardano la trasparenza, il monitoraggio, la pianificazione, la gestione e il controllo delle liste di attesa.

 

Tra queste figurano:

  • La riconfigurazione delle agende di prenotazione in base alle quattro classi di priorità individuate dal Piano nazionale delle liste di attesa, articolando le agende in “Primo accesso” e “Controlli successivi” e implementando un sistema di verifica della corretta compilazione di tutti i campi (inclusa da diagnosi nel caso delle urgenze);
  • Il monitoraggio e la verifica del rispetto dei tempi d’attesa in merito alle prestazioni in regime di ricovero, ambulatoriale (visite e prestazioni specialistiche) e percorsi clinici diagnostico terapeutici con dettaglio per la Asl, il distretto e il singolo erogatore per garantire i livelli essenziali di assistenza in maniera omogenea sul territorio di competenza;
  • Il monitoraggio e la verifica del rapporto tra i tempi di attesa dell’attività istituzionale e quelli dell’attività libero professionale al fine di porre in essere le azioni conseguenti;
  • La garanzia della trasparenza delle agende di prenotazione, implementando la visibilità di tutte le agende a Recup;
  • Il coordinamento della gestione delle agende e l’apertura e la chiusura anche di quelle straordinarie, sia specialistiche che di day service, qualora si ricorra all’istituto delle prestazioni aggiuntive;
  • Il rispetto dell’apertura degli ambulatori istituzionali per le prestazioni critiche nei giorni compresi tra il lunedì ed il venerdì al fine di valutare l’eventuale apertura straordinaria nei giorni di sabato e domenica;
  • L’aggiornamento periodico degli ambulatori attivi e del nomenclatore tariffario;
  • La gestione dell’overbooking e dell’attività di recall, attivando un sistema di gestione per la “mancata presentazione” e per le “disdette” dei pazienti.

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