Tarquinia CRONACA Il Comitato per il diritto alla mobilità vuole una viabilità vecchia
Ci scrive Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia

 

Oramai isolato il Comitato per il diritto alla mobilità getta finalmente la maschera e dice no alla trasversale.

Dopo aver tergiversato e cercato sostegno in questi mesi “a destra e a manca”, senza trovarlo, torna a fare quello che gli riesce meglio: dire no a prescindere, alzando il tono dello scontro per tentare di fermare un’opera importante per il territorio.

Preferisce avere una “carrareccia”, nel nome di uno pseudo-ambientalismo che rifiuta tutto, piuttosto che un’infrastruttura sicura in grado di garantire una viabilità eccellente tra la costa e l’interno.

L’Amministrazione Comunale, comitati, associazioni, e i cittadini tarquiniesi vogliono la superstrada fatta in tempi rapidi ma nel modo giusto.

Sono contrari al tracciato verde proposto da Anas, devastante per la valle del Mignone, e pretendono che il progetto sia condiviso, perché non può esistere che qualcuno tracci una riga su una cartina e basta.

Il vero discrimine è volere o non volere affrontare la complessità della questione: noi vogliamo che la trasversale si trasformi in un’opportunità per il territorio; il Comitato per il diritto alla mobilità vuole fare della superstrada un’occasione persa, mantenendo la Tuscia con una strada pericolosa come l’Aurelia Bis. Non saranno pochissime persone, che hanno la presunzione di sapere ogni cosa e non accettano chi la pensa diversamente, a bloccare tutto. 

Il sindaco Mauro Mazzola

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