Messina CRONACA SVEGLIA Un sonno irregolare, disturbato o anche eccessivo è sintomo di uno squilibrio generale dell’organismo
Giuseppe Di Prima

 

Charlie Chaplin, dorme

Il 18 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del sonno.

Approfittando anche che a marzo ed aprile la qualità del sonno può essere compromessa dall’arrivo della primavera e al cambio di orario, reputo opportuno offrire qualche chiarimento associandomi alla campagna di sensibilizzazione sull’importanza di dormire bene.

Il sonno è un elemento fondamentale della cura della persona e ha un impatto su tutto l’organismo. L’insonnia, il sonno disturbato e la difficoltà ad addormentarsi possono avere risvolti importanti sulla persona e sul suo benessere psico-fisico.

Un sonno irregolare, disturbato o anche eccessivo è sintomo di uno squilibrio generale dell’organismo. Intanto è bene chiarire che il sonno non si riesce a gestire a volontà; e quel che conta non è la quantità ma la qualità.

La buona qualità del sonno è essenziale per la nostra salute poiché durante le ore notturne il nostro sistema corpo/mente si ricarica e si rigenera.   E’ importante che si dorma bene, così da svegliarsi riposati, con le energie recuperate e la mente agile, pronta a riprendere le attività della giornata.

Nel mondo moderno invece la mancanza di sonno, o meglio del buon sonno sta diventando un problema; si dorme poco e male e ci si sveglia con addosso una sensazione di stanchezza e di pesantezza che intralcia le attività fisiche e mentali della giornata.

I disturbi del sonno sono un campanello d’allarme, un segnale che non va trascurato e che ci indica che nel nostro stile di vita ci sono abitudini o comportamenti da correggere.

L’Ayurveda suggerisce un cambio di abitudini finalizzato ad arginare il problema o a risolverlo definitivamente. Per una buona qualità del sonno è necessario seguire una routine giornaliera piuttosto regolare. Un corretta routine ayurvedica prevede di: Alzarsi presto, possibilmente con le prime luci dell’alba. Dedicare tempo ad una attività fisica moderata.  

Consumare il pasto principale nelle ore centrali della giornata (a pranzo). Non cenare troppo tardi. Scegliere una cena leggera a base di alimenti che non sovraccarichino l’apparato digerente. Ottime sono le verdure cotte, le zuppe e i cibi digeribili ed emollienti.

Lavarsi i denti subito dopo cena e non prima di coricasi. Evitare le docce serali. La doccia è un’attività stimolante; è preferibile, quindi riservarla alle ore mattutine e scegliere un rilassante bagno serale.

Dopo cena dedicarsi ad attività distensive e rasserenanti, quali la lettura. Evitare il ricorso alla televisione o al computer che non dovrebbero mai trovarsi nella camera da letto. Bere una tisana o una bevanda calda prima di andare a dormire. Coricarsi presto, possibilmente entro le 22 e comunque non dopo le 23.

Purtroppo la via più breve alla quale si ricorre sono i farmaci, i “sonniferi”. Tali farmaci possono creare dipendenze che una volta innescate difficilmente possono essere superate; ma è anche vero che alla lunga si scopre che hanno un effetto limitato e che

finiscono con il fare più male che bene, poiché se migliorano il sonno, peggiorano il buon sonno. Non riuscendo infatti a restituire un sonno naturale, peggiorano lo stato generale poiché ci si risveglia un po’ storditi, stanchi, con una sgradevole tendenza alla confusione.

Eventuali  sistemi più naturali per tornare a dormire “come bambini” esistono e le Società di Medicina Naturale non si stancano mai di raccomandarli come strumenti di prima linea.

Oltre ai suggerimenti descritti, si consigliano non sonniferi o tranquillanti chimici ma principii attivi naturali come valeriana, escolzia, tiglio, fiori d’arancio, passiflora, melissa ecc. 

Non sedativi quindi ma rilassanti  sia di giorno che prima di andare a letto. 

Solo così si può recuperare quella condizione normale o quanto meno naturale comune a tutti e da sempre.

dr. Giuseppe Di Prima