Viterbo CRONACA Il film ha entusiasmato ed emozionato coloro che hanno assistito alla proiezione e ha stimolato domande e riflessioni tra l’autore e il pubblico

Alberto Sordi e Vittorio De Sica durante le riprese del film "Il vigile"
(Archivio Mauro Galeotti)

“Vittorio De Sica - Una sensibilità prestata al Cinema” di Pino Galeotti
Circolo ARCI Il Cosmonauta, via dei Giardini, 11, Viterbo
Mercoledì 24 Febbraio, ore 21.30

L’Associazione Officina Belushi all’interno del circolo Arci il Cosmonauta ha invitato il regista Pino Galeotti nella rassegna CosmoCinema -incontri con l’autore.

 

Nel precedente incontro con il regista, svoltosi in gennaio, è stato presentato un documentario su Alberto Moravia realizzato e prodotto da RAI Storia.

Il film ha entusiasmato ed emozionato coloro che hanno assistito alla proiezione e ha stimolato domande e riflessioni tra l’autore e il pubblico. Con grande disponibilità Pino Galeotti ha creato un clima e un rapporto di scambio. Ha fornito informazioni, aneddoti, arricchendo con altri dettagli il racconto sulla vita e il pensiero di Albero Moravia.

L’atmosfera creata con la visione del film e la piacevole conversazione ha acceso ancora di più l’interesse tra il pubblico e l’autore; questo apprezzamento ha “obbligato” il regista ha ritornare, a grande richiesta, nel Spazio-Cinema del circolo Arci Il Cosmonauta. Infatti, mercoledì 24 febbraio alle 21,30 Pino Galeotti presenterà il suo precedente lavoro su Vittorio de Sica, sempre prodotto da RAI Storia.

“Vittorio De Sica - Una sensibilità prestata al Cinema” ricostruisce la complessa attività di interprete e autore cinematografico, a partire dall’esordio nei primi anni ‘30, con “Gli uomini, che mascalzoni...'”, fino alla sua ultima regia, nel 1974, con “Il viaggio”, tratto da una novella di Pirandello.

Attraverso reperti cinematografici e televisivi inediti degli archivi Rai, il film-documentario ripercorre oltre mezzo secolo di storia del cinema italiano, proponendo un De Sica raccontato da se stesso, dai suoi più stretti collaboratori, come Cesare Zavattini, e dai figli Manuel e Christian.