Civita Castellana CRONACA Il sindaco, Gianluca Angelelli, interviene per evidenziare gli ultimi accadimenti in fatto di gestione dell’acqua pubblica

 

Questo dovrebbe indurre ad una riflessione quanti negli anni passati ci dicevano che avremmo dovuto comprarli con soldi dei cittadini di Civita Castellana.

Oggi la nostra città ha quattro dearsenificatori senza aver indebitato inutilmente i cittadini". 

"Contestualmente alla consegna dei dearsenificatori la società che li ha realizzati ha reso noto che è stato appaltato ed affidato alla medesima società da parte della Regione Lazio l’incarico di realizzare finalmente il defluoratore all’acquedotto del Faleri.

Durante lo stesso incontro il comune ha ceduto la gestione dei dearsenificatori alla Talete che è, in virtù della legge, l’unico gestore titolato alla distribuzione dell’acqua sull’intera provincia di Viterbo, talché i comuni che non sono confluiti in Talete e che non gestiscono l’acqua attraverso Talete sono fuorilegge.

Inoltre venerdì scorso presso la Provincia di Viterbo l’assemblea dei sindaci dell’Ato ha deliberato e approvato un protocollo d’intesa con la Regione Lazio, con il quale quest’ultima si impegna anche per il 2016 a finanziare la gestione dei dearsenificatori.

Questi sono gli importanti passi avanti che continuiamo a fare nella gestione della vicenda arsenico. Nonostante tutto ciò, a tutela dei cittadini, non ho ancora ritirato l’ordinanza di non potabilità perché ho sempre ritenuto che il fluttuare dei valori mini la fiducia dei cittadini rispetto a ciò che bevono. Infatti gli ultimi valori del parametro arsenico sia al Barco che al Faleri che a Sassacci sono di nuovo oltre i limiti di legge.

Di ciò tempestivamente è stata data denuncia sia all’Ato che al gestore che alla Regione Lazio e nei prossimi giorni si procederà velocemente alla sostituzione dei filtri finanziati dalla Regione Lazio.

Vale la pena evidenziare che la Regione Lazio pagherà nel 2016 la sostituzione dei filtri solo per i comuni che sono in Talete, come il nostro, mentre i comuni che non sono in Talete dovranno finanziare con soldi del proprio bilancio la gestione degli impianti”.