Viterbo CRONACA Come ciliegina sulla torta, i viterbesi devono addirittura sorbirsi l'andirivieni di scialbi, patetici, infantili comunicati stampa targarti PD
Giuseppe Bracchi

Riesce difficile non fare paragoni tra l'attuale giunta Michelini e quella altrettanto disastrosa del chirurgo romano Ignazio Pellegrino.

Entrambe erano mosse, infatti, da un'unica finalità, un unico scopo: divide et impera!

Sostituisci il tale assessore e mettine un altro; chiama il tale amico o la tale amica degli amici e dagli o dalle una delega o un assessorato.

E gira che ti rigira, tutto però restava e resta immutato: stesso immobilismo, stessa inconcludenza, stessi risultati: zero tituli.

 

Eppure l'ho ancora ben chiara nella mente la foto storica dell'on. Giuseppe Fioroni, Beppe per gli amici, immortalata sulle pagine del Corriere di Viterbo, nell'atto di mollare al neo eletto Sindaco Michelini il colpo del ko. Una sorta di... ironica vignetta post elettorale, di cimelio conquistato, che aveva tutta l'aria di voler dividere in due la storia politica viterbese: prima di Cristo e dopo Cristo, ovvero la malerba delle passate amministrazione, al cospetto del nuovo che avanza (sic!!).

Triste presagio, in verità, se poi quella speranza coltivata nella serra di un vivaio sbagliato, è finita con l'avvizzire nel tempo. La Macchina di Santa Rosa?

La partecipazione del Patrimonio dell'Umanità all'Expo? Tutto qui, Sindaco Michelini, signori della Giunta, il vanto, l'operato di questa amministrazione? Un po' pochino, anzi: nulla! Mi piacerebbe, peraltro, conoscere quanti servizi giornalistici e televisivi sono stati dedicati al patrimonio universale dell'umanità, durante la manifestazione. L'unico giornalista che se n'è occupato l'ha definita opera trash.

Per non rammentare oggi, quei secoli di storia cancellati con un colpo di spugna ed un amen, deciso nelle segrete stanze vaticane, e che ha portato allo sfratto delle clarisse del Monastero di Santa Rosa. Dov'era sig. Sindaco mentre a Viterbo si perpetrava questa vergogna, come giustamente l'ha definita con coraggio e tempestività il collega e Direttore di questo giornale online, Mauro Galeotti? Non abbiamo udito la sua voce, non abbiamo ascoltato neppure un suo parere, non una parola dove meritava di essere spesa.

E questo sarebbe stato e sarebbe il nuovo che avanza? Ma fateci il piacere, direbbe Totò. Abbiamo visto sulle pagine di alcuni quotidiani locali, almeno di quelli che coraggiosamente ancora vi danno una mano, solo l'alternarsi di belle ragazze con gli occhioni più o meno dipinti, secondo il motto tutto renziano: apparire più che operare, sembrare più che essere. Ma credo che ormai la misura sia colma, come ha sottolineato di recente anche un vostro compagno, oggi ex compagno di strada.

Non so se a Palazzo dei Priori, ed in particolare nell'ufficio del Sindaco, arrivino i giornali. Ma è di pochi giorni fa la notizia dell'atto delinquenziale occorso nello storico quartiere di San Pellegrino e che ha portato al ferimento per arma da taglio di tre ragazzi, coinvolti nell'ennesima rissa. Complimenti! Un'altra perla della giunta Michelini: l'aver ridotto uno dei più bei centri storici dell'Alto Lazio, ad un sorta di banlieu parigina.

Ed infine come ciliegina sulla torta, i viterbesi devono addirittura sorbirsi l'andirivieni di scialbi, patetici, infantili comunicati stampa targarti PD, dove ci si accusa a vicenda, ci si minaccia a vicenda, secondo il peggior stile Prima Repubblica, dopo essersi seduti ed aver mangiato insieme per anni alla stessa tavola.

Credo che, dopo aver recuperato il senno dimenticato sulla luna, non ci sia miglior Natale per Sindaco e giunta che dare le dimissioni e ridare la parola agli elettori.

Giuseppe Bracchi
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