Viterbo CRONACA ABBATTUTA Non so cosa abbia fatto scattare nel cervello degli amministratori, prima Alvaro Ricci, poi, Andrea Vannini, ora anche Mauro Mazzola, presidente della Provincia, questa infamia
di Mauro Galeotti


Ma cosa c'è di più bello che vedere un piccione che svolazza per bere l'acqua delle nostre storiche fontane?

Credo e spero che nella riunione di oggi, 26 Novembre 2015, alle ore 10, che si tiene in Provincia, il professore Andrea Amici, incaricato alla conta dei piccioni stanziali e allo studio dell'allontanamento da Viterbo degli stessi, presenterà i risultati della sua ricerca illustrando le metodiche adottate per calcolarne il numero e dimostrarne, in termini quantitativi, la dannosità, comparativamente ad altre città in cui la presenza dei piccioni è notoriamente massiccia.

Verranno poi certamente ricordate le già note metodiche di dissuasione avvenute alla presenza dell'assessore comunale Andrea Vannini, e come, alla fine, si provvederà ad un cruento piccionicidio, che resterà memorabile negli annali della Tuscia, tanto che si parla, sull'invito a noi giornalisti, di "abbattimento" dei pennuti che animano festosamente la città.

Confido, inoltre che, data la "serietà e l'importanza della ricerca", verranno anche illustrate le singole voci di spesa, in modo tale che i cittadini possano rendersi conto di come la pubblica Amministrazione investe "utilmente e con giusta priorità" le sue risorse nell'interesse della cittadinanza, anche se purtroppo, per finanziare la "fondamentale" indagine, si è dovuto leggermente incrementare la tassazione. Ma si vedrà che ne valeva "certamente" la pena!
 
Voce di amministratore stammi lontano!
 
Io non so cosa abbia fatto scattare nel cervello degli amministratori, prima Alvaro Ricci, poi, Andrea Vannini, ora anche Mauro Mazzola, presidente della Provincia, questa infamia contro indifese bestiole che trascorrono il loro tempo a bere acqua dalle fontane e prendere il sole sui tetti della Rocca Albornoz e della Chiesa dei santi Giuseppe e Teresa in Piazza Fontana Grande, piangono tutti che mancano i soldi, poi li trovano per abbattere i piccioni che da secoli vivono e animano la nostra città.
 
Gli conveniva star zitti e sperare che la cosa passasse nel dimenticatoio, ma invece no! i grandi amministratori e il grande ricercatore, tutti pieni di sé, con la spada in mano, credono di farsi belli affrontando un problema creato da loro stessi, perché se intendono ripulire le strade dal guano piccionesco, uccidendo i volatili, è una scusa che non accetto, infatti, avrebbero fatto meglio a far pulire le strade da quello che oggi è chiamato operatore ecologico, che non vedo più lungo le nostre vie.

Mauro Galeotti
 
 

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