Viterbo CRONACA Antico Borgo La Commenda, ameno, immerso nel verde e nell’affascinate storia che lo caratterizza, gustando una specialità che era protagonista dei banchetti d’onore del 1500
di Simona Mingolla

Antico Borgo La Commenda

Mancano pochissimi giorni allo svolgimento della Prima Festa del Porco Cignale e la curiosità (come emerge dai messaggi, richieste e scambi di idee sui nostri social) cresce a dismisura in merito all’assaggio delle preparazioni di questa carne dal sapore e “consistenza” unici!

Per un’intera giornata (dalle 10,30 alle 22,30) l’Antico Borgo La Commenda (Loc. Commenda, 98 – dalla Cassia Nord, direzione Marta), sconosciuto ancora ai più della zona, aprirà le porte della sua tenuta a tutti coloro che vogliono trascorrere la giornata in un luogo in parte già restaurato, ameno, immerso nel verde e nell’affascinate storia che lo caratterizza, gustando una specialità che era protagonista dei banchetti d’onore del 1500.

Si ricorda che questo sito fu sede, fin dal XII secolo, di ordini monastici, famiglie blasonate e illustri personaggi tra cui Annibal Caro che vi soggiornò in qualità di Commendatore (risolvendo, fra l'altro, anche il secolare disaccordo fra Viterbo e Montefiascone in merito ai diritti sul luogo) oltre che di studioso e traduttore dell'Eneide di Virgilio. Un’idea di quello che è possibile vedere, la si evince dalla rappresentazione che ne fa Marco Valerio Morletta nel libro “Annibal Caro, Cavaliere, Commendatore melitense”:

“Nella Commenda si trovava un giardino abbellito da grandi alberi, aperto a sud ed edifici allineati

sui restanti tre lati, una chiesa originariamente longobarda, a giudicare dalle absidi, restaurata dalla famiglia Doria Pamphili nel 1865 ed un edificio orientale con una grandiosa volta medioevale. Inenarrabile è poi il panorama che si gode guardando verso la grande piana etrusca, con i grandissimi appezzamenti di terreno agricolo a perdita d’occhio che la circonda, sia quelli in loco che quelli siti nel Comune di Montefiascone”.

Ma veniamo al “protagonista” della Festa: il “porco cignale”! Suino citato su alcuni documenti e cronache dell’epoca in cui si racconta che al tempo dei Farnese, nell’area del ducato di Castro, vi erano molti allevamenti di maiali e poiché il territorio era ricco di cinghiali selvatici, accadeva spesso che qualcuno di essi si introducesse nelle “porcilaie” o entrasse nei recinti di allevamento andando così ad accoppiarsi alle scrofe da cui, a tempo debito, sarebbero nati degli incroci che la gente chiamava “porco cignale”.

Da questi “incidenti”, ovviamente, si aveva un prodotto dalla carne più saporita e ricercata. Le comunità del Ducato di Castro, in occasione di visita del Duca, dei cardinali o di dignitari di casa Farnese, erano solite donare vari tipi di ricercate cibarie. In particolare, nel 1573 si cita che la comunità di Valentano facesse dono al Duca Ottavio, oltre a caprioli e cervi, proprio di un “porco cignale”.

Di “corsi e ricorsi storici” parlava il Vico per cui a distanza di anni nell’allevamento di cinta senese dell’Azienda agricola Il Marrugio, dell’Ing. Luigi De Simone, il “fattaccio” si è ripetuto. Un cinghiale si è intrufolato nella proprietà dove le cinte crescono alla stato brado ed ha ingravidato alcune scrofe, “inquinando” la preziosa “stirpe senese”!

Poiché ogni problema nasconde un’opportunità (per chi sa coglierla!) in questo frangente si è verificato il “casuale” ripristino di una specie sostanzialmente scomparsa le cui carni offrono al palato gusti e consistenze dimenticate, ma che (nel momento in cui si assaggiano, soprattutto nella “classica” preparazione a “porchetta”!) fanno comprendere perché un tempo il “porco cignale” era dono di prestigio, riservato alle persone di un certo rango. Seppur l’allevamento non ha ancora un gran numero di capi, quest’anno l’Azienda ha deciso di condividere questa prelibatezza istituendo la “Prima festa del Porco Cignale” che si svolgerà nelle due sedi dell’Azienda stessa, ossia:

-       il 30 agosto (dalle 10,30 alle 22,30) all’Antico Borgo de La Commenda;

-       il 20 settembre (dalle 10,30 alle 22,30) presso Il Marrugio (Strada Borgherolo, 4 – Loc. Carrozza – Viterbo).

Nei due giorni saranno presenti anche stand con prodotti tipici dell’Azienda Agricola Il Marrugio ed altre aziende, oltre che la presenza di artisti e cantanti (il 30 agosto i “Poeti all’osteria” Ennio De Santis, Donato De Acutis che con il suo organetto accompagna al ritmo della saltarella e Pietro Benedetti animeranno la giornata con uno spettacolo di improvvisazione e contrasti in ottava rimamentre nella serata musicale sarà presente come ospite d’onore la showgirl ed attrice Marcia Sedoc. Il 20 settembre la giornata e la serata saranno animate da Laura Leo e del mago StefanClod con i vincitori della prima edizione di AAA TALI e QUALI CERCASI).

 Per info: 0761.263767 – 373.7510399.

 Media Partner: Tuscia Events, Rai3, Radio Verde, ViterboTV.it, Rete Sole, La città.eu

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

chi è on line

Abbiamo 727 visitatori online

 

 I libri

di Mauro Galeotti

 

Cartonato - pag. 246 - euro 25,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it

Cartonato - pag. 808, a colori
da euro 120,00 a euro 80,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it