Viterbo CINEMA Non si può sbandierare ai quattro venti che la Gran Bretagna ha decodificato Enigma
di Emanuela Dei

 

Esce nelle sale cinematografiche il nuovo film del regista norvegese Morten Tydlum, The imitation Game.

Il gioco dell'imitazione, ossia provare a creare una macchina che sia in grado di imitare il cervello umano.

Per vincere la Seconda Guerra Mondiale agli alleati serve proprio questo: mille, diecimila, centomila uomini che vaglino, all'istante, milioni di possibilità per risolvere il codice cifrato Enigma, usato dai paesi dell'Asse. Alan Turing, matematico e crittoanalista, dopo anni di lavoro, riesce a far funzionare un enorme computer, il primo della storia, e a decodificare i messaggi dei nemici.

Sarebbe stato un film banale se fosse finito a questo punto, invece da questo momento in poi nasce la vera ossessione-passione di Turing che sarà, forse, il motivo del suo suicidio.

Non si può sbandierare ai quattro venti che la Gran Bretagna ha decodificato Enigma, se lo si facesse il nemico cambierebbe il codice vanificando il lavoro svolto. Turing e la sua equipe di matematici e statistici si ritrovano ad interpretare il ruolo di Dio. Ogni giorno si ascolta il nemico e ogni giorno si decide dove intervenire o dove non farlo in modo che i tedeschi non capiscano che le loro comunicazioni sono state decodificate.

Ogni giorno si ascolta, si decodifica e si segnano, su di una mappa, basi e spostamenti nemici e solo dopo complessi calcoli si decide dove e come agire. La seconda guerra mondiale, dopo questa rivelazione, diventa così l'imitazione di una battaglia reale, la vera guerra si combatte sui tavoli e nelle teste dei matematici.

Interessante anche il tema del ruolo della donna durante il conflitto. A Bletchley Park, nota come Stazione X, sito dell'unità di principale di criptoanalisi del Regno Unito le segretarie svolgono ruoli secondari e di poca importanza rispetto agli uomini.

Joan Clarke, interpretata da Keira Knightley, l'attrice in La maledizione della prima luna,rischia di non essere nemmeno ammessa alle selezioni nel gruppo di matematici, solo perché donna. Solo con l'aiuto del protagonista sarà l'unica a lavorare in un mondo prettamente maschile cercando di destreggiarsi tra rapporti con i colleghi, ipocrisia e il rispetto di una morale maschilista che non vedeva di buon occhio chi ne metteva in discussione le leggi.

Ma il film è incentrato soprattutto su Alan Turing che è un matematico, criptoanalista ed omosessuale. L'omosessualità è stata un reato nel Regno Unito fino al 1982 e veniva punita con il carcere. Alan Turing vive in segreto la sua condizione sapendo, che se verrà scoperto, perderà la possibilità di insegnare e procedere con le sue ricerche.

La sua vita, carica di solitudine e dolore, lo porta alla creazione di un cervello artificiale, l'unica sua compagnia,imitazione di quello unano, che possa risolvere calcoli e problemi matematici.

Nel 1952, il protagonista di questa storia, verrà processato per omosessualità, sceglierà la castrazione chimica, mediante l'assunzione di estrogeni, pur di non finire in carcere. Andare in galera avrebbe significato interrompere la sua attività di studioso e matematico.

La depressione legata al trattamento fu, secondo le fonti dell'epoca, la principale causa per cui Turing si suicidò nel giugno del 1954. Il matematico iniettò del cianuro di potassio all'interno di una mela. Molti anni più tardi una mela morsicata diventerà il simbolo di una delle più potenti aziende informatiche statunitensi.

Emanuela Dei

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