Viterbo A TAVOLA
Maria Antonietta Ellebori

 

Il Carnevale affonda le sue origini fin dall’antichità, addirittura fin dai tempi dei Babilonesi.

Ma sono stati i Romani a darle l’impronta caratteristica tramandata fino ad oggi.

Con i Saturnali i servi della gleba godevano per un breve periodo della libertà di banchettare e concedersi ogni piacere; anzi i poverini eleggevano un princps tra loro a caricatura della nobiltà che allora aveva ogni potere e …. li maltrattava.

E’ facile immaginare come venisse raffigurato colui che doveva rappresentare il princeps: una creatività stravagante e satirica per impersonare coloro ai quali dovevano sottomissione.

Così sono nate le maschere che ancor oggi rappresentano le regioni italiane.

La parola carnevale deriva dal latino carnem levare, a significare di prepararsi al periodo della quaresima, in cui non si mangiava la carne e si digiunava.

Pertanto, proprio in previsione di ciò, nel carnevale non si abbondava soltanto nel cibo, ma anche nei divertimenti.

Oggigiorno le feste nelle piazze, preparate appositamente per balli di massa dove si mascheravano anche i grandi, non se ne fanno più; c’è la sfilata di carri, ove si rinnova la satira rivolta soprattutto ai politici od ai problemi eclatanti del momento, e si mascherano soltanto i bambini.

Soltanto a Venezia è rimasta la tradizione dove la maschera è opera di artisti provenienti da ogni parte del mondo e, pertanto , è diventata un’arte.

Però una cosa è rimasta sempre la stessa: la tradizione di preparare i dolci con la ricotta.

Eccone una molto buona.

 

Bignet alla crema di ricotta

250 gr. di farina

g.100 di burro

6 uova

Un pizzico di sale

 

Preparazione

Mettere sul fuoco 500 gr. di acqua con il burro ed un pizzico di sale e portate ad ebollizione.

Togliere il tegame dal fuoco e versarvi tutto d’un colpo la farina.

Lavorare energicamente e rimettere sul fuoco rimestando finché non diventerà una pasta vellutata e si staccherà dalle pareti e dal fondo facendo un leggero frigolio.

Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.

Unire le uova continuando a rimestare per dieci minuti. Lasciare riposare per 30 minuti.

Preparare una teglia con la carta da forno. Inserire il composto in una tasca di tela e formate dei piccoli gnocchi della dimensione di una grossa noce che allineerete sulla teglia, ma distanti, e dopo capirete il perché.

Infornate a 190° per 20 minuti.

Controllate che siano dorati prima di toglierli dal forno. Nell’eventualità lasciateli ancora nel forno dopo averlo spento.

Facendo un piccolo taglio laterale, riempite con la crema di ricotta ottenuta nel seguente modo.

Lavorate con le fruste elettriche 300 gr. di ricotta alla quale avrete aggiunto due cucchiai di zucchero, un bicchierino di rum o grappa, alcune ciliegine candite tritate e qualche gocciola di cioccolato.

Spolverizzate di zucchero a velo.