Viterbo SPORT
Mario Cipolloni 

Che potessero esserci ulteriori prese di posizione da parte della Viterbese-Castrense nell'ingiusto accasamento nel girone C della serie C, ben conoscendo il carattere del presidentissimo-sponsor Piero Camilli, era oltremodo prevedibile. 

Puntuale è arrivata in serata un'altra mossa per il raggiungimento di quanto giustamente richiesto da Camilli ovvero:
"La immediata sospensione della campagna abbonamenti".

Il comunicato recita:
"Con riferimento al comunicato inviato nella mattinata di mercoledì 12 settembre, la A.S. Viterbese-Castrense srl comunica che al momento la campagna abbonamenti è sospesa e che gli abbonamenti già emessi verranno rimborsati INTERAMENTE dopo la terza gara ufficiale di campionato che la squadra diserterà, a far data da lunedì 27 settembre 2018".

Intanto, come precisato ieri dal presidente Gravina , sono stati compilati i calendari dei tre gironi A-B-C.
Camilli è "incazzatissimo, tanto da dire:" o ci cambiano girone, A o B per me pari sono, oppure non si gioca, sono irremovibile, sono stanco di farmi prendere per il c..o da certa gente"!

Nel girone C dove dovrebbe giocare (condizionale doveroso) la Viterbese, alla prima giornata, ovvero  mercoledì 19 settembre sul green del Rocchi, alle 14,30, dovrebbe scendere la squadra siciliana della Sicula Leonzio, cosa invece che, stante le intenzioni del suo presidente Giuseppe Leonardi probabilmente non avverrà, stante quanto dichiarato dallo stesso presidente  al corrispondente di TuttoC.com  Sebastian Donzella:
"La Sicula Leonzio è stata gravemente danneggiata, vedo, dice il presidente Leonardi, come un sopruso contro di noi il fatto di farci giocare la prima in casa della Viterbese, con un viaggio lunghissimo (oltre 1000 Km ndr) da organizzare in pochi giorni quando invece altre società come Catanzaro e Casertana sono state sicuramente avvantaggiate da scontri con squadre molto più vicine geograficamente.

A questo punto, ha aggiunto Leonardi, dovrei supporre che il presidente Gravina non riesca a garantire, in pari misura, tutte le società di C e dunque non porti a termine nel modo migliore il proprio lavoro considerando che si era paventato un criterio di vicinanza geografica per gli accoppiamenti della prima giornata".

Insomma un malcontento generale per il quale non si immagina una via d'uscita che possa mettere la parola fine ad una situazione  estremamente difficile da sbrogliare.

Sicuramente qualcos'altro nei prossimi giorni accadrà, speriamo in positivo per tutto il movimento calcistico del terzo campionato professionistico nazionale dove ci sono tantissime squadre, altrettante città, dove si respira aria sportivamente salubre, dove purtroppo, in questa situazione di completo caos, migliaia di giocatori  potrebbero trovarsi senza lavoro.