Gallese CRONACA
Claudio Pennisi
Torre Livia 10 a Milano
Leggendo sia i giornali on-line che il cartaceo, spesso si trovano articoli che denunciano la presenza sgradita dei piccioni sui monumenti, nelle piazze o sugli edifici.
Negli anni le proposte fatte sono molte, le "soluzioni" messe in pratica ancora di più, si va dai dissuasori a spillo, le reti, i fili che rilasciano scariche elettriche, agli abbattimenti. Ecco nessuno di questi sistemi funziona davvero; ma perché?
Va detto e ripetuto che i piccioni di città (columba livia domestica) sono uccelli che per millenni hanno vissuto con l'uomo, che li ha addomesticati in un epoca remota, che si aggira intorno ai 10000 anni fa.
Solo verso il 1700 con l'abbattimento delle torri colombaie hanno perso la loro casa e non potendo più vivere nel loro antico habitat (scogliere sul mare e caverne) si sono sparpagliati su ogni edificio ospitale.
Se si analizzano i classici sistemi per allontanare i piccioni, si potrà rispondere alla domanda delle righe precedenti; ovvero la scarsa o nulla efficacia dei sistemi di allontanamento.
Infatti dopo che a una colonia di piccioni viene impedito di vivere in un determinato edificio, questa ultima si va a spostare sulle costruzioni circostanti ricreando quindi la situazione di partenza.
Si è poi parlato degli abbattimenti, ma anche questo è un espediente inutile ma soprattutto crudele, considerata la prolificità dei piccioni i vuoti lasciati dagli animali uccisi vengono presto occupati dai nuovi nati e da uccelli immigrati dalle zone circostanti. Per comprendere a pieno il fenomeno basta pensare al fatto che una coppia in salute è in grado di mettere al mondo ogni anno anche 10 nuovi colombini.