Cellere POESIA
Mario Olimpieri

                          Il monumento ai Caduti a Cellere

Poesia dedicata a tutti i Caduti e, in particolare, a quelli di Cellere.

Non volevamo morire

1915-1918

anni di follia,

anni di dolore e di morte.

A voi che ci guardate

Diciam che amavamo la vita,

quella da pochi anni sbocciata

e poi crudelmente annientata.

La patria

ci ha chiamati a combattere,

fratelli contro fratelli,

nel vigor di gioventù,

ma noi

non volevamo morire.

Cellere,

il caldo focolare

e il calore della mamma

abbiam dovuto lasciare

per andare a morir di freddo,

di stenti, di paura,

di malattia, di ferite.

Alcuni di noi lasciaron piangenti

i loro teneri bimbi,

e noi tutti le mamme,

vissute poi nel pianto,

senza più il sorriso,

nel deserto del silenzio,

senza notizia alcuna

se non quella tragica

della nostra morte.

No,

non volevamo morire,

e invece con noi morirono

anche le nostre madri,

in un disperato dolore.

Abbiate di noi un grato

ricordo,

che ci ridia una pur breve,

temporanea

vita.