Corchiano CRONACA
Bengasi Battisti
 
Bengasi Battisti

Noi siamo la Terra, ci nutriamo dei suoi frutti i quali garantiscono i metabolismi necessari per la vita di ogni essere vivente. Quello tra il suolo e l’essere vivente è un intimo rapporto mediato dal cibo la cui integrità è indispensabile per garantire salute e benessere.

Tutto ciò che sporca il suolo e conseguentemente inquina i suoi prodotti compromette uno dei diritti fondamentale dell’uomo : “la salute“.

Per tutto questo l’articolo 41 del Decreto Legislativo n.109 del 28.09.2018 (Decreto Genova ) che autorizza a spandere fanghi, con concentrazioni di idrocarburi superiori di 20 volte rispetto ai valori del decreto legislativo 152 del 2006 (da 50 mg/Kg a 1000 mg/Kg ), assume il carattere di un’esperimento sulla pelle dei Cittadini.

Un aumento di concentrazione di idrocarburi , alcuni dei quali considerati cancerogeni dallo IARC ( international agency for research on cancer) , viola il fondamentale principio di massima precauzione che si applica anche quando le informazioni scientifiche non sono conclusive e/o presentano incertezze sui danni alla salute per gli esseri viventi.

Inconcepibile come un decreto approvato a seguito di un disastro che ha prodotto lutti e ingenti danni alla Comunità di Genova possa contenere un’autorizzazione che mette a rischio la salubrità dei campi, dei prodotti e dei Cittadini consumatori.
Un appello al ministro dell’ambiente, della salute e soprattutto al parlamento affinché eliminino rapidamente e senza indugio questo aberrante articolo inserito in un decreto che dovrebbe declinare parole di vita e di futuro.

La tutela dei luoghi e di coloro che li abitano non può essere relegata a slogan ma deve essere principalmente una costante pratica per chi legifera e decide i destini.

Toninelli e il primo ministro Conte dovrebbero energicamente adoperarsi per riparare a questo dannoso articolo contrario al bene comune e al benessere dei Cittadini.