Viterbo CRONACA
Claudia Proietti Ragonesi

 

L'atelier de “Le piccole virtù” è uno studio di legatoria d'arte che nasce a Roma nell’ottobre del 2016 dall’unione di due passioni con in comune l’interesse per l’arte ornamentale.

Vengono così realizzate opere di legatoria artistica editoriale, interamente fatte a mano e progettate su ispirazione, applicando le tecniche della tradizione occidentale ed orientale.

Dal loro “laboratorio privato” Patrizia e Marika, attraverso un lavoro complesso e preciso, danno vita a lavori dove l’essenza del testo emerge attraverso la particolarità della legatura.

Foto-libri, taccuini rilegati con cura, attraverso i quali prendono forma i progetti di artisti e fotografi, in perfetta simbiosi con i testi narrativi che all’interno trovano la loro sede naturale, divenendo così immortali.

Una scelta insolita caratterizzata dal ritorno alla dimensione lenta del lavoro manuale in un periodo nel quale il digitale ha quasi del tutto sostituito il supporto cartaceo.

In questo modo nasce la fanzine di Stefano Mirabella “Il cielo in una stanza” che l’autore così descrive:

“Una serie fotografica nata con l’idea di raccogliere una sfida, trovare situazioni particolari, originali, uniche, in un luogo dove solitamente non succede granché: il cielo.

Per realizzare una serie coerente ed efficace ci vuole tempo e pazienza, così senza fretta, fotografia dopo fotografia, è nato “Il cielo in una stanza”. L’arte e la maestria di Patrizia e Marika hanno fatto il resto ed il cielo e le sue stanze si sono trasferite sulla carta, dando vita ad un percorso visivo ma anche tattile e sensoriale.”

“Il cielo in una stanza” di Stefano Mirabella è un punto chiave del suo percorso professionale: fotografia (di) strada: un percorso iniziato nel 2012 e giunto oggi ad uno stadio maturo. Racconta e rivela angoli di una Roma in apparenza sotto gli occhi di tutti. Una città appena accennata, dettagli non voluti la rivelano in un racconto lieve fatto di sguardi, incontri a distanza ravvicinata, vita vissuta.

“La fotografia, secondo il mio pensiero, è la sintesi tra la rappresentazione della realtà e la capacità di trascenderla. Il quotidiano e la strada sono un teatro incredibile dove il fotografo è allo stesso tempo attore e spettatore. Un palcoscenico ricco di situazioni, di persone e di aneddoti che vanno visti e colti. L’imponderabilità, l’anarchia e l’imprevedibilità, sono fattori determinanti che rendono l’indagine fotografica difficoltosa, ma assolutamente affascinante.

La curiosità e la vivacità dello sguardo sono alla base di ogni buona fotografia e si trasformano in un’occasione irripetibile per vivere il quotidiano con uno spirito diverso. Senza questo spirito ogni scena rischierebbe, come spesso accade, di essere già vista e rivista.

Tutti gli scatti in mostra sono stati realizzati nella città in cui vivo da sempre, questo non vuole essere per forza un filo conduttore, ma è assolutamente importante per me. Vedere qualcosa di nuovo in un luogo che, per i miei occhi è “vecchio”, è una sfida che mi appassiona e mi spinge ogni giorno a camminare.

Perché è solo camminando e osservando che un fotografo che ha scelto la “strada” può continuare a scattare e a meravigliarsi. Meravigliarsi e mai permettere all’abitudine di distruggere l’occhio, questo è quello che provo ad essere e questo è quello che vuole essere il Cielo in una stanza” (Stefano Mirabella)

Incontro con gli autori: Sabato 06 ottobre 2018 ore 17,30 presso la sede del Collettivo 42, via S. Leonardo n°2, Viterbo. Ingresso libero.

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