Orte CRONACA

Ci scrive l’associazione “Facciamo per Cambiare” di Orte in merito al Comune di Orte.

“Il 3 giugno scorso l’amministrazione comunale di Orte a guida Giuliani ha raggiunto il secondo anno di insediamento ed è giunto il momento di esprimerci su questo operato anche su sollecitazione di alcune parti politiche.

Veniamo subito al dunque. L’ampio consenso avuto da Orizzonte Comune nella tornata elettorale del 2016 inspirò in molti l’idea che qualcosa di nuovo stesse arrivando e, finalmente, avremmo visto il volto del nostro Comune in una chiave diversa, migliore.

Il primo anno abbiamo ritenuto che servisse ai neoeletti per conoscere ed indirizzare la macchina amministrativa nella linea politica dichiarata in campagna elettorale e per questo ci siamo chiamati fuori dalle facili analisi.

Ora però siamo al secondo anno e per onestà verso tutti coloro che ci seguono ci sentiamo di dire che, sino ad oggi, i piloti di questa macchina sono lenti e non tutti sembrano capaci di assolvere il compito che volontariamente hanno scelto di svolgere.

Un sentire diffuso segnala la supponenza delle figure chiave di quest’amministrazione che spesso giudicano dall’alto al basso piuttosto che tra pari il tutto contornato da un’assenza sistemica degli amministratori nelle sedi comunali.

Alcune delle iniziative decantate in campagna elettorale hanno trovato un pessimo riscontro: prima fra tutte le indennità di carica (tolte, riprese, dimezzate ecc..).

Sia chiaro noi siamo convinti che chi si impegna ed adopera debba essere compensato o indennizzato quindi nulla questio qualora gli amministratori percepissero tutta la loro indennità: il problema si pone quando a questa non corrisponde impegno adeguato anche solo in termini di presenza negli uffici.

Encomiabili le iniziative volte a promuovere il nostro Comune sui social network mostrando il bello del nostro territorio ma per la maggior parte esse ricoprono il carattere dell’ordinaria amministrazione (potatura delle piante, ripristino dei manti erbosi) o del “civicamente doveroso” (targhe, intitolazioni di piazze, inaugurazione di giardini ecc..).

Le critiche sono tante e diffuse che passano da un “cambio di suonatori ma non di musica” (come in riferimento alle cooperative sociali che si sono alternate nella gestione di alcuni servizi); alla creazione di strutture non richieste a scapito di altre necessarie (costruzione di un tempio per la cremazione delle salme e mancanza totale di loculi per i defunti).

Il tutto fino ad arrivare ad una imbarazzante impreparazione: la mancanza del numero legale per l’approvazione del bilancio, l’incapacità di risposta relativa ad elementi di bilancio comunale manifestata per due volte in due consigli comunali differenti. Solo un paio di rappresentanti di essa emergono per disponibilità e pragmatismo. Gli altri boh.

Quest’amministrazione è a poco meno di metà del mandato ma proseguendo in questa direzione, a nostro parere, termineranno tutte le rosee aspettative e rimarrà soltanto l’amara realtà: mancando ad essa dei riferimenti regionali e nazionali diretti, non saranno in grado di dare seguito alle promesse fatte in campagna elettorale”.