Viterbo POLITICA
Massimo Erbetti, Candidato Sindaco M5S Viterbo

Massimo Erbetti

Ieri ho ricevuto la telefonata dal Direttore di uno dei più importanti giornali online della città, il quale mi chiedeva un confronto con il candidato Sindaco di Viva Viterbo; ritengo che un confronto del genere non abbia alcun senso: quale confronto può avere un candidato del movimento 5 Stelle con una lista civica che non è rappresentata in alcun modo e in nessun livello istituzionale?

Quando Viva Viterbo con il proprio candidato dovrà necessariamente rivolgersi alla regione, in parlamento o addirittura in Europa, quali saranno i suoi referenti?

Noi del Movimento vantiamo ben 10 consiglieri regionali, siamo la prima forza politica del paese e abbiamo numerosissimi parlamentari europei, loro cosa hanno? Altra questione da non trascurare, ma che forse i rappresentanti di Viva Viterbo non rammentano: hanno fatto parte della maggioranza di palazzo dei Priori per ben quattro anni votando favorevolmente a tutte le proposte della giunta Michelini, hanno avuto la loro chance, il loro treno è passato: farebbero bene a farsi da parte invece di illudere i cittadini viterbesi con promesse che sanno bene di non poter in alcun modo mantenere.

Stesso discorso vale per Viterbo 2020: la giovane faccia pulita di una ragazza costruita ad arte per far credere ai cittadini che lei è il nuovo.
Noi, però, non dimentichiamo i suoi trascorsi politici nelle giovanili della destra e l’esperienza da assessore con la giunta Marini. Inoltre, a dire il vero, io non mi confronterò con lei oltre che per le stesse motivazioni per le quali ho escluso il faccia a faccia con il candidato sindaco di Viva Viterbo, ma anche perché una ragazza che spende decine di migliaia di euro per autopromuoversi dichiarando di aver reperito i fondi da rinunce personali come l’acquisto di un televisore e un divano per la sua abitazione, non è degna di considerazione. Tutto questo mi farebbe sorridere se non fosse tragico pensare che si candida ad amministrare una città non conoscendo il reale valore delle cose: magari vive nella convinzione che, con i soldi risparmiati rinunciando ad acquistare un salotto e una cucina componibile, potrebbe tappare tutte le buche delle strade cittadine. È verosimile pensare che, se vincesse lei, durante i consigli comunali invece di votare delibere e mozioni, faremo dei corsi di uncinetto o lezioni per diventare tutti dei magistrali pizzaioli.

Mi confronterei, molto volentieri invece, con la sinistra ma purtroppo ancora non ho capito chi sia il candidato: Ciambella o Serra? E la domanda sorge spontanea: non erano gli stessi che sedevano tra i banchi della maggioranza nella consiliatura che volge al termine, non potevano fare ieri ciò che promettono di fare domani? E loro vorrebbero risollevare le sorti di questa città? Ma dove erano in questi cinque anni? Una di loro era addirittura Vice Sindaco e assessore al bilancio e i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti i viterbesi.

L’unica forza politica con cui mi rimane di confrontarmi è la destra, ma credo che il Signor Arena abbia molta paura di me visto che non risponde ai miei inviti... cari viterbesi volete un Sindaco che sfugge al confronto? Che ha paura di un “grillino”?
Per amministrare una città ci vuole coraggio e a me sembra che il Signor Arena ne abbia veramente poco, cosa farà quando ci sarà da prendere decisioni difficili per il bene della città? Scapperà?

Se dovesse vincere lui e se le premesse sono queste ci aspettano altri cinque anni di immobilismo e questa città morirà definitivamente.
Solo noi del movimento possiamo far rinascere Viterbo, solo noi abbiamo le mani libere e possiamo agire nel bene di tutti i cittadini: Reddito Civico finanziato anche con il taglio totale dei gettoni di presenza (per noi conta la politica del fare per passione e non per interesse); Microcredito; 110 nuovi negozi aperti in centro; mai più un sacchetto dell’immondizia abbandonato per le vie; assessorato di scopo per avere meno costi e più efficienza. Tutto questo e molto altro sono la ricetta per far tornare la nostra splendida città a ricoprire il ruolo che le spetta di diritto, noi siamo il solo medico che può curarla veramente, gli altri sono solo apprendisti stregoni.