Viterbo CRONACA

Il deputato del Pd ha interrogato il sottosegretario. Vicenda che riguarda anche molti militari a Viterbo


"Il ministero della Difesa ė disponibile a rivalutare le modalità di reclutamento dei volontari in ferma prefissata quadriennale a seguito della sentenza del Tar.

Uno spiraglio per i 549 militari che nel  2013 hanno vinto il concorso rimanendone però esclusi perché gli iniziali posti messi a bando sono poi stati ridotti.

Gli stessi militari lasciati fuori non sono stati nemmeno riassorbiti dal nuovo bando uscito il 3 dicembre per il reclutamento di nuove leve". Alessandro Mazzoli, deputato del Partito democratico, illustra la risposta che questa mattina il sottosegretario di Stato alla Difesa, Gioacchino Alfano, ha dato alla seconda interrogazione sul tema, presentata chiedendo al ministero di tener conto del pronunciamento del tribunale amministrativo. Il 13 novembre il Tar aveva infatti disposto l'annullamento del decreto con cui il dicastero tagliava di 549 unità nei posti a bando.

"Le motivazioni date per la riduzione dei posti sono legate alla spending review. Con la pubblicazione del nuovo concorso, queste motivazioni decadono. E allora - ragiona Mazzoli - chiediamo che i 549 militari vengano riassorbiti all'interno dell'ultimo bando. E' un loro diritto, ed è nostro dovere lavorare affinché sia rispettato. Per questo, continuerò a seguire la vicenda fino a una sua positiva conclusione". La  questione interessa da vicino Viterbo e molti dei militari presenti nelle locali caserme.

Il concorso per il reclutamento di 1924 volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) nell'Esercito, nella Marina Militare e nell'Aeronautica Militare era stato indetto con Decreto dirigenziale n. 360 del 11.10.2011. Il nodo sono gli atti del ministero che successivamente hanno disposto la riduzione dei posti messi a concorso, declassando una parte dei partecipanti (549 per l’appunto) dalla posizione di vincitori del concorso a meri idonei. Alcuni degli esclusi hanno quindi presentato ricorso al Tar che lo ha accolto contestando la contraddittorietà palese delle decisioni prese dal dicastero, e che hanno causato un ripetuto balletto nei numeri concorsuali.