Viterbo POLITICA
Andrea Stefano Marini Balestra

                          Pierre Moscovici

Fino a quando Moscovici, il famigerato Commissario Europeo all’economia, continuerà ad abusare della nostra pazienza?

Probabilmente sino all’esito delle Elezioni Europee di primavera quando Lui ed i suoi compari saranno archiviati, come il 4 marzo scorso ha archiviato i sinistri nostri precedenti governanti.

         Il predetto Moscovici, (ma poi eletto da chi? e per quali meriti?), membro di un finito partito socialista francese ha iniziato la campagna elettorale delle prossime europee sparando a zero sulle scelte economiche italiane, paventando che queste saranno l’inizio della fine della Comunità europea, della moneta unica ed altri sfracassi non meglio identificati (forse guerre tra nazioni europee?).

         Proprio i commissari europei, con a capo il Presidente Juncker non sempre in gamba, è il caso di dirlo, accusano Salvini e di Maio di fare campagna elettorale per i loro partiti utilizzando mezzi e parole a discredito dei dirigenti europei e così trovare facile consenso tra gli elettori italiani, proprio per le sciagurate politiche europee, ormai in maggioranza euroscettici, ma sono proprio loro che utilizzando parole e fatti contro i liberi stati sovrani, detti “sovranisti”, lavorano contro l’Europa.

         Sono pertanto proprio loro, Moscovici in testa, che stanno partendo per una campagna elettorale che discredita e spaventa i popoli europei che contestano le loro scelte o non scelte (vi sono state scelte sul problema migrazioni?) e tutto ciò perché possano restare in sella per la prossima legislatura di Strasburgo.

         E’ certamente l’annunciato D.E.F. italiano che viene proposto uno schiaffo alla politica europea del rigore dei conti, del patto di stabilità artificiosamente posto in un limite assurdamente basso che rende impossibile qualsiasi politica economica coraggiosa e diversa del passato, quindi è qui il timore dei burocrati europei che un rialzo dei tassi che viene paventato come danno ai cittadini sia in realtà la fine del sistema bancario da loro protetto e la loro fine politica.

         Il risiko del D.E.F. italiano, voluto dai governanti di casa nostra, sarà non il probabile de profundis, non però dell’economia italiana per cui fanno tifo in buona compagnia con gli sciagurati residui del PD in compagnia di Forza Italia ormai partiti morenti senza futuro, ma dell’intera politica economica europea fondata sul rigore dei conti con la conseguenza della decrescita generale.

         Se il piano economico proposto in Italia funzionerà, e non vedo perché non possa esserlo, la politica europea sarà stracciata ed un nuovo orizzonte economico si affaccerà sul continente.

         E questo il timore di Moscovici e compagni.

Il loro modo di aver governato l’Europa in ogni campo è stato dimostrato come fallimentare, quasi sembrerebbe che proprio loro, paladini di Europa, ce la stiano mettendo tutta per distrugge la Comunità europea.

Alcune nazioni, come l’Italia, vogliono invertire la rotta sbagliata dei burocrati di Bruxelles e pertanto dare, mediante, per es., le riforme proposte in Italia per la programmata Legge di stabilità 2019, un faro diverso sul quale convergere.

Non più assistenzialismo europeo al mondo finanziario-bancario, ma assistenzialismo ai popoli, che non deve essere solo quello economico, ma del benessere e sicurezza, tutti temi oggi ignorati nel palazzo di Bruxelles.

         Cosa ha fatto l’Europa a parte la misura delle zucchine e dell’incarto della mozzarella !

C’è stata una politica di regolazione seria e condivisa dell’immigrazione? No

C’è stata una politica di difesa delle frontiere europee, di un esercito europeo? No

C’è stata una politica fiscale armonizzata ? No, anzi in Europa fioriscono “paradisi fiscali”, Lussemburgo in testa.

C’è stata un’organizzazione giudiziaria comune, per es. una lista di reati “europei” uguali per tutti i paesi membri? No.

Il discorso andrebbe avanti a lungo se pensiamo all’industria, al commercio ed alla agricoltura.

         Non si tratta di essere tout court euroscettici e sovranisti ad oltranza, ma di far il possibile perché l’Europa cambi rotta e ritorni gradita ai suoi popoli.

         L’Italia, mediante una legge di stabilità “sgradita” a Bruxelles sta aprendo il campo del rinnovamento europeo. Il successo delle politiche economiche italiana sconfesserà decine di anni di ottusa politica europea, ma non per questo l’Europa finirà, finiranno solo i personaggi come Moscovici ed il suo capo Juncker.