Roma POLITICA
M5S Regione Lazio XI Legislatura

Nicola Zingaretti

“L’agricoltura biologica del Lazio rischia di scomparire progressivamente a causa dei ritardi nell’erogazione dei fondi europei specifici dei PSR volti a sostenere il settore”.

Questa, in sintesi, la denuncia contenuta in un’interrogazione a firma dei consiglieri regionali M5S del Lazio Valerio Novelli, presidente della Commissione Agricoltura, e Silvia Blasi, vice presidente della Commissione Fondi Ue.

“La Regione dovrebbe essere ben consapevole del valore di questo patrimonio che rischia di essere disperso – spiegano Blasi e Novelli - In base agli stessi dati dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (Arsial) gli operatori biologici regionali sono oltre 3200, di cui circa il 10% trasformatori e il 25% attivi nel comparto zootecnico, per una superficie biologica complessiva di 111mila ettari equivalente al 18,7% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) regionale e all’8,5% della SAU nazionale”.

“E’ assurdo che imprenditori agricoli che si fanno carico di rischi maggiori per portare avanti un’attività che garantisce standard qualitativi migliori per l’ambiente e la salute dei consumatori siano lasciati soli e debbano pagare anche il prezzo dei ritardi dell’Amministrazione regionale. Un disincentivo che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe portare gli agricoltori bio a tornare a metodi convenzionali”.

“Il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, e l’assessore all’Agricoltura, Onorati, spieghino quali sono le ragioni dei ritardi nei pagamenti dei fondi europei per l’agricoltura biologica e dicano quando saranno erogati”, concludono Blasi e Novelli.