Viterbo POLITICA


L'avvocato Marini Balestra

Avvocato Marini Balestra, perché si è candidato?

Perché nonostante l’età non più giovanissima, ho ancora voglia ed energia da spendere in favore della società che ho modestamente servito come cittadino, marito, padre, avvocato e giudice onorario. Adesso ho solo incarichi marginali, quindi molto tempo a disposizione. Ritengo che in mettersi in giuoco in una competizione elettorale amministrativa sia il massimo dell’amore che si ha per la propria Città e la sua Gente. Avere un incarico politico amministrativo significa essere vicino ai bisogni elementari della popolazione e poter provvedere al loro soddisfacimento.

Cosa pensa che sia necessario a Viterbo nei primi 100 giorni della nuova Amministrazione?

Nel nostro programma c’è il rinforzo della sicurezza in Città che in questi ultimi tempi, come la cronaca registra, si sono verificati episodi di violenza e teppismo nemmeno quelle descritti dal cinema al Bronx. Non necessita solo porre presidi elettronici in grado di controllare il territorio quando la loro efficacia è ex post, ma potenziare il Corpo di vigilanza urbana nelle ore notturne si che sia possibile un servizio continuo di ronda automontato ed anche motomontato con agenti debitamente armati e determinati per dapprima scoraggiare e poi reprimere duramente quanti attentino alla vita dei cittadini, oggi impauriti uscire di notte.

Si dice: “quando il gatto manca, il sorcio balla”. E’ proprio vero. Infatti, i delinquenti in giro in Città sanno che la vigilanza è scarsa o addirittura politicamente disarmata e di conseguenza non hanno timore delinquere. Non credo sia un costo insostenibile avere pattuglie di Vigili Urbani h.24.

Passati i cento giorni, dove conta l’amministrare rinnovare la Città

Anche qui, messa in sicurezza la Città, è indispensabile un nuovo piano del traffico cittadino che parta dal completo ridisegno dei flussi viari secondo le accertate esigenze manifestate per la costituzione di nuovi quartieri, di nuovi centri commerciali e turistici. Per es.: abrogare l’assurda ZTL diurna in via S. Lorenzo è cosa più che buona e giusta, rimettere a circolazione ordinaria Via Marconi con direzione traffico Sacrario/p.zza Verdi altrettanto, come la immediata costituzione di una rotatoria a Cassia nord, il collegamento Poggino/Mimosa e studio di una bretella tra la Mimosa e la Tuscanese in allaccio con la Superstrada. Per l’ampliamento di p.zza Crispi tombinando la Ferrovia si vedrà.

Lei Avv. Marini Balestra è un uomo di cultura e di sport. Come vede uno sviluppo della Città in questi Settori?

La Città di Viterbo ha il meglio conservato quartiere medioevale al mondo le coeve sue mura intatte. Tanto per dire, a Roma esiste solo un fabbricato del XIII sec. (a via delle Zoccolette), mentre a Viterbo l’urbanistica ed edilizia medioevale è sopravvissuta nei secoli non essendo rimasta solo come una città museo, ma ancora oggi vissuta dalla popolazione sin da allora. Allora a Viterbo dovrà costituirsi una scuola di medioevalistica che passi per lo studio della storia della Sede papale, dell’assetto civile della città stato medioevale, delle sue leggi ed i suoi costumi.

Il rilancio della Città dovrà passare attraverso la conoscenza di essa tramite i media e pertanto necessario contattare i migliori organizzatori di eventi.

Per lo sport, nonostante la grande pratica di esso nelle sue varie articolazioni, Viterbo non ha un Palazzetto dello Sport Moderno ed uno Stadio di calcio all’altezza dei tempi. Programmare eventi anche a carattere internazionale senza impianti è impossibile. Per la loro costruzione si preveda un project management.

D.A Viterbo, il programma elettorale del centro-destra è simile a quello di una Lista Civica. Come le armonizzerete nell’ipotesi di buon risultato di queste liste?

Il nostro programma è basato sul buon senso, quindi è naturale che altri di buon senso l’abbiano simile. Il centro-destra a Viterbo nelle sua articolazione è maggioranza. I cittadini ci dicono di rifuggire dai programmi del centro-sinistra che dopo una fallimentare consigliatura uscente, ne vogliono la prosecuzione, cosi come anche quelli di fantasia ed utopia che abbiamo letto. Per es. un’idea di chiudere il centro-storico rappresenta la chiusura della Città e lo spopolamento dei suoi pochi cittadini rimasti e la fine di tutte le realtà commerciali. Proseguire nella politica di accoglienza indiscriminata, porta alla fine della nostra Città.

In definitiva, qualora vincenti, governeremo con chiunque si richiami al nostro programma e lo condivida.

A.S.